Crema News - CREMA - Premio alla Tumminello Licia Tumminello e la copertina del suo libro

Crema, 29 maggio 2024

(Valentina Ricciuti) Premio Winning Book 2024: vince "Undici Giorni" della scrittrice Licia Tumminello, palermitana d'origine e cremasca d'adozione. Il romanzo, finalista con segnalazione nella sezione di narrativa edita, verrà premiato il 22 giugno a Roma, presso il Centro Congressi "I Cavour".

Nel 2023, con il testo del suo primo romanzo, la Tumminello si è aggiudicata il primo premio al Giorgione, grazie al quale è stato possibile pubblicare l'opera con la casa editrice Panda: "Altrimenti questa storia sarebbe ancora nel mio cassetto! É sempre un'emozione forte ricevere un riconoscimento per il proprio componimento in un concorso letterario. Mi ero iscritta al Winning Book lo scorso dicembre e sinceramente non ci pensavo più. Quando pochi giorni fa ho letto la mail con la notizia della premiazione è stata davvero una piacevole sorpresa del tutto inaspettata e adesso non vedo l'ora di essere a Roma". 

Perché Undici Giorni? 

"Perché tutto avviene in undici giorni, i primi dell'anno, antecedenti al terremoto del Belice, nella notte tra il 14 e 15 gennaio del 1968. Dieci anni fa sono stata in Sicilia per studiare i luoghi e le radici della storia a cui ho dato vita ma con immenso rammarico ho scoperto che il comune di Salaparuta è stato ricostruito dal 2010 al 2015 (dopo anni e anni vissuti in baraccopoli) al di fuori del suo centro storico, perdendo completamente la sua identità territoriale. Le nuove generazioni stanno cercando di recuperare il possibile ma nel mio caso ho dovuto affidarmi alle fotografie ed ai miei ricordi di bambina: in quegli anni e fino al '90 vivevo a Palermo. Ricordo perfettamente la pasticceria dove andavo da piccola e che aveva aperto proprio intorno al 1968 mentre, per quanto riguarda la chiesa dove si sposano Maria e Guglielmo, l'ho descritta guardando vecchie fotografie. Ho ricostruito il più fedelmente possibile tutti i luoghi descritti nel romanzo". 

É una storia autobiografica?

"No, non lo è. Nel romanzo ci sono soltanto dei tratti autobiografici come ad esempio il pranzo della domenica con tutta la famiglia riunita. Nel libro descrivo tre generazioni a confronto e in conflitto, se pensiamo che le nipoti sono sessantottine mentre i nonni ottantenni. La famiglia Accardo è apparentemente unita ma con tanti non detti e situazioni non rivelate. Basti pensare che il protagonista vive con il pastrano in Sicilia mentre veste alla moda quando è a Parigi. Proprio nella città francese lo raggiungerà un telegramma che lo porrà di fronte ad un bivio. In undici giorni la sua famiglia si eroderà dalle fondamenta non solide ma... non riveliamo oltre".