Crema News - Rivolta d’Adda - Melini si dimette Giacomo Melini, ex assessore

Rivolta d’Adda, 18 marzo 2024

Giacomo Melini non è più l’assessore (esterno) al bilancio del comune di Rivolta. Ha rimesso le sue deleghe al sindaco Giovanni Sgroi ma ufficialmente non ha dato le motivazioni di questa decisione che arriva però all’indomani del decreto, firmato da Sgroi stesso, che riorganizza alcune competenze in capo ad assessori e consiglieri del gruppo di maggioranza Rivolta Dinamica. 

Maggioranza che per il momento non commenta. Chi commenta invece sono i consiglieri comunali del gruppo di minoranza RivoltiAmo Elisabetta Nava, Francesca Mapelli, Marta Andreola e Andrea Vergani che attribuiscono la responsabilità della spaccatura all’atteggiamento del sindaco Giovanni per la sua gestione “iper-accentrata con modi spesso ben sopra le righe”. 

“Leggiamo con apprensione per le sorti del nostro paese – affermano da RivoltiAmo - la notizia delle dimissioni dell’assessore tecnico alle risorse strategiche Giacomo (Mino) Melini. In base a quanto abbiamo appreso dalla stampa, come preannunciato nel mese di febbraio il sindaco Sgroi ha provveduto a ridistribuire le deleghe all’interno della propria giunta. Melini non avrebbe gradito e si sarebbe di conseguenza dimesso. Da due anni e mezzo assistiamo ad una sindacatura gestita in maniera iper-accentrata, con modi, spesso, ben sopra le righe che non si addicono all’istituzione che il sindaco serve. Da due anni e mezzo vediamo scarsa considerazione verso gli assessori e i consiglieri di Rivolta Dinamica, per questo immobili. Ci sorprende che a dimettersi per primo sia la figura che in questi due anni e mezzo abbiamo tutte e tutti percepito come la più vicina e maggiormente complice di Sgroi, tanto da essere considerata il suo vero braccio destro. In questi anni non abbiamo condiviso nulla dell’operato di Melini, men che meno il modo in cui ricopriva il ruolo di assessore esterno: mai tecnico, come avrebbe dovuto essere, e sempre pronto alla provocazione e allo scontro politico con la minoranza, con toni veementi. Quantomeno – concludono Nava e colleghi - Melini ha fatto quello che ci aspettavamo ormai da alcuni mesi: che qualcuno tra i Dinamici si dimettesse per disperazione”.