Sergnano, 26 Luglio 2024

(Marco Degli Angeli) Arrivano le trivelle.

Ora è ufficiale, per circa 10 anni il territorio a nord di Crema verrà trasformato in un gruviera per consentire la costruzione di 36 nuovi pozzi (su un totale di 38) per lo stoccaggio del gas metano tra Sergnano e Ricengo, alle porte di Pianengo, Campagnola Cremasca e Casale Cremasco Vidolasco. Ieri, il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, in concerto con la soprintendenza speciale per il Pnrr (Piano nazinìonale resistenza e resilienza), ha infatti dato il via libera al progetto presentato negli scorsi mesi dalla Stogit e che aveva subito rinvii e stop, a seguito delle osservazioni presentate dal comitato dei cittadini, dalla Provincia e da regione Lombardia. Il progetto dei nuovi cluster, prevede l’apertura di un cantiere della durata quasi decennale per consentire la chiusura mineraria, previo svuotamento, di 33 pozzi esistenti e 36 nuove trivellazioni per far spazio ai nuovi pozzi di stoccaggio, con l’aggiunta di 2 ulteriori pozzi di monitoraggio e la realizzazione dei relativi collegamenti stradali per garantire di arrivare alla centrale di stoccaggio esistente.

Al netto delle prescrizioni ministeriali quindi il progetto si farà, con buona pace degli abitanti che dovranno condividere i disagi derivanti da vibrazioni, rumori, polveri ed emissioni e della commissaria europea all’energia Kadri Simson che aveva sollevato dubbi sul progetto, non considerando il sito di Sergnano tra quelli strategici rispetto alle ricadute di pubblico interesse. Chissà cosa ne pensano quegli amministratori ed eletti nelle istituzioni che avevano sminuito fino a negare l’evidenza quando i cittadini avevano lanciato l’allarme per un progetto che avrà impatto su una fetta di territorio importante dell’area omogenea cremasca.