Crema News - Crema - Nove anni per cambiare casa Immagine creata con l'intelligenza artificiale

Crema, 03 luglio 2025

Oltre nove anni per avere un cambio di casa e oltre sei anni di lettere, promesse, graduatorie, colloqui e... sparizioni.

E' la tristissima storia di una famiglia che dal 2016 attende di cambiare casa e di passare dal terzo piano dove sono praticamente carcerati, a un'abitazione al piano terra. Sin qui senza risposte concrete.

La vicenda di questa famiglia parte nel 2016. Il padre si aggrava, ha l'Alzheimer e la madre soffre di cuore. In più in casa c'è un figlio disabile grave che soffre di depressione, per cui abitare al terzo piano rappresenta un rischio costante. Naturalmente stiamo parlando di un caseggiato che non ha ascensore.

La richiesta all'Aler parte, ma non se ne fa nulla. La situazione diventa ancora più urgente nel 2019, quando lil padre purtroppo non c'è più e la famiglia presenta nuovi documenti che certificano la gravità della situazione. Arriva la risposta delll'Aler che afferma come non ci siano appartamenti idonei e però invita a compilare le solite carte che permettono l'inserimento nella graduatoria. Alla fine questa famiglia è al quinto posto. Passano gli anni e la situazione non muta, se non per il fatto che ogni due anni viene stilata una nuova graduatoria. Così si passa dal quinto all'ottavo posto e poi, recentemente al terzo.

"Quest'anno la situazione è diventata impossibile - dice la figlia che si sta occupando di mamma e fratello. - Mia mamma che si muove con un girello e ha 84 anni, si è aggravata e adesso è in ospedale. Mio fratello, di 59 anni, non può stare da solo e l'ho portato a casa mia".

Ma com'è la situazione?

"L'Aler mi ha suggerito di parlare con il comune perché, secondo lui, ha a disposizione case che potrebbero andare bene. Ho scritto a marzo, sono stata convocata dall'assessore Musumary che mi ha detto che la situazione era difficile ma che mi avrebbe convocato per una riunione e poi è sparita, non ha più risposto alle mie mail che chiedevano notizie":

Oggi la situazione com'è?

" Ho risentito ieri Aler e l'impiegato mi ha riferito che tocca al comune di Crema e che ci sono case libere ma lui non me le può dare. Personalmente posso dire che solo nella zona dove abita mia mamma ci sono almeno tre appartamenti al piano terra liberi e pronti. Tempo fa lo stesso impiegato mi aveva chiesto se fossimo state disponibili a entrare in un appartamento dove c'erano da fare dei piccoli lavori, il cui costo poi sarebbe stato scalato dall'affitto. Abbiamo subito accettato, ma non abbiamo più saputo nulla. Siamo disperate: mia mamma quando esce di casa la devo accompagnare con una sedia perché ogni piano si deve fermare e sedere, riprendere fiato e poi affrontare un nuovo piano. Cosa dobbiamo fare? Morire sulle scale?".

Della vicenda, a livello politico, se ne sta occupando anche la consigliere Ilaria Chiodo, che chiederà ragione con una interrogazione scritta.

Ma si può campare così?