Crema, 03 giugno 2024 

(Annalisa Andreini) La Torta di rose proposta come nuovo dolce rappresentativo della città di Crema?

Tutto è partito da un premio dedicato alla passione e da una nuova torta che parla di Crema.

Emerge così la figura di un giovanissimo pasticciere cremasco, Alessandro Carniti, che ha ricevuto un riconoscimento per la sua Torta di rose. Ma non una Torta di rose classica come si potrebbe pensare.

Alcuni giorni fa la Libera Associazione Artigiani di Crema, nel corso dell’ultima Assemblea Generale, ha deciso di premiare le imprese che rappresentano un’eccellenza per il nostro territorio. Il presidente Marco Bressanelli, illustrando la finalità del premio, ha detto “Non c’è fine e non c’è inizio. C’è solo un’infinita passione per la vita e per il proprio lavoro”. Diverse le categorie premiate e il riconoscimento per il prodotto originale nella categoria alimentari-servizi e distribuzione è stato assegnato all’attività “L’angolo della fragranza” di Patrizia Cannistrà e al giovane pasticciere che si è anche occupato del catering della serata.

Come è nata l’idea di proporre la Torta di rose? 

È nata per valorizzare alcuni degli ingredienti utilizzati nel tortello cremasco e trasferirli in un dolce.

Fino a poco tempo fa c’era la Treccia d’Oro, un grande dolce che ora purtroppo non c’è più.

La Spongarda c’è ancora ma ha un sapore forse poco attuale e attraente. La Bertolina rappresenta sicuramente Crema, ma è presente solo due mesi all’anno (è fatto con l’uva della vendemmia).

Dunque, per un turista che oggi viene a visitare Crema, quale torta proporre? 

La scelta è caduta sulla Torta di rose, che tendenzialmente piace a tutti, con l’aggiunta di amaretti, mentine, cedro candito, uvetta. Prodotti che si trovano sempre, di alta qualità, ben standardizzati e sempre a disposizione nelle lavorazioni di pasticceria.

Non si tratta però una semplice torta di rose.

"L’ho arricchita con una bagna aromatizzata all’Amaretto di Saronno e sciroppo di zucchero - dice Alessandro Carniti - ma in cui l’uvetta, con un trattamento speciale, perde poi la parte alcolica facendo prevalere solo il piacevole retrogusto di mandorla. Questa parte, comunque, è ancora in fase di valutazione. Al posto del cedro poi (utilizzato nella farcia del tortello perché all’epoca costava poco e faceva volume) ho preferito dare un qualcosa in più: il profumo meraviglioso del limone di Sorrento. Un’aggiunta per indicare che partiamo dalla tradizione e poi facciamo qualcosa in più per renderla attuale. All’interno di ogni rosa un ripieno speciale ricorderà il tortello cremasco".

La torta è piaciuta alla commissione? 

"Molto, è stata giudicata in modo positivo da cento giurati ma ha ancora margini di miglioramento. Intanto ho accolto riscontri e suggerimenti".

Carniti, 31enne, ha alle spalle una formazione liceale e un percorso universitario che poi si è rivolto proprio alla sua grande passione, quando ha cominciato a frequentare un vecchio laboratorio di pasticceria di Crema. Qui capisce che la sua grande passione può diventare un vero e proprio lavoro. E comincia la parte di specializzazione alla Cast Alimenti a Brescia (raggiungendo 5 stelle di eccellenza) e con uno stage da Iginio Massari con il massimo dei voti. Un iter rivolto anche alla pasticceria francese e ad un’attenta formazione sui libri.

Per lui immagine e qualità sono i suoi punti cardine per cui nel locale che gestisce con la mamma Patrizia riserva uno spazio alle proposte per la prima colazione, alla pasticceria e biscotteria che magari un giorno vorrebbe ampliare.

E chissà se la sua Torta di rose, caratterizzata da così intensi profumi, potrà conquistare il cuore dei cremaschi.