Crema News - Crema - La troppo lunga attesa L'impegnativa... urgente

Crema, 27 giugno 2024

L'impegnativa del medico parla chiaro: la visita deve essere effettuata con urgenza entro 10 giorni, ma il paziente non trova alcuna disponibilità all'ospedale di Crema. In tutta la provincia di Cremona l'unica disponibilità è, ma con un'attesa di settimane, a Casalmaggiore a 80 km. Tertium non datur.

L'ospedale di Crema non compare tra le proposte nemmeno se ci si sposta avanti nella ricerca di qualche mese. Nulla.

Ma come è possibile? Un dipendente del nosocomio cremasco ci spiega come funziona. "Secondo le linee guida di regione Lombardia finalizzate alla riduzione delle liste d'attesa, apriamo con maggiore frequenza le agende, ma non più su base provinciale, come avveniva una volta, ma su base regionale. Quindi i già pochi posti a disposizione vengono accaparrati dai più veloci e anche da pazienti che provengono da fuori provincia. Ale persone che non trovano disponibilità non resta che rivolgersi al privato o al servizio in intramoenia".

"Così ho fatto anch'io - dichiara il paziente. - Per mesi non ho potuto eseguire l'esame richiesto a causa di altre complicanze, ma ora il medico mi ha consigliato di sottopormi a un controllo con urgenza. Per eseguirlo ho dovuto prenotare con il servizio intramoenia. Pagando, ho infatti avuto la possibilità di fare l'esame a Crema, presso l'ospedale pubblico, dopo 5 giorni. Si parla molto di prevenzione, ma per farla devi mettere mano al portafoglio". 

Il dipendente ci ha poi spiegato che solo un 20% circa della cifra pagata va al medico che esegue l'esame in forma 'privata', tutto il restante viene invece incassato dalla struttura pubblica per l'utilizzo spazi, macchinari etc... 

Di fatto, il servizio sanitario pubblico, che riceve sempre meno finanziamenti da Stato e Regione, viene messo in competizione con la sanità privata; dovendo lottare contro gruppi finanziari che hanno fatto della sanità un business (finanziato anche da soldi pubblici) con strumenti impari e con carenza di personale, è costretto a utilizzare il cittadino come un bancomat.