
Vaiano Cremasco, 10 giugno 2024
(Sara Barbieri) Una passione e un lavoro tramandato da generazioni, una storia alle spalle di quasi 40 anni.
Stiamo parlando della farmacia Quartiroli di Vaiano Cremasco.
A raccontare è l’attuale farmacista Umberto, che ha cominciato l’attività col papà Carlo nel 1989 quando ancora la farmacia si trovava in piazza.
Com’era il lavoro allora?
"Era un lavoro che si svolgeva totalmente a mano, non esisteva il pc. Le ricette erano scritte tutte a mano e bisognava conoscere perfettamente sia i nomi dei farmaci sia le varie normative correlate. Nelle farmacie moderne di oggi non solo c’è il pc ma in alcune anche il robot e quindi molto è già predisposto. Quello che ancora è affidato alla nostra attenzione sono le ricette non ripetibili, le ricette con stupefacenti, alcune lavorazioni particolari, le ricette originali autenticate con firma. Un tempo invece si usavano testa e mano".
Lei cosa pensa dei farmaci equivalenti?
"Io non sono affatto contrario anzi. Con i passi da gigante che oggi le aziende farmaceutiche stanno facendo sia per gli effetti collaterali, sia per la durata del farmaco, i farmaci equivalenti sono una buona opzione".
Com è il rapporto con i suoi clienti?
"In una città sei un numero, in un paese invece sei una persona, quindi nella realtà di paese i rapporti sono molto ravvicinati e confidenziali. Il dialogo è importante tant’ è che io non ho né utilizzo nessun mezzo social. La farmacia poi oggi è diventata un negozio come tutti gli altri e a volte si fanno anche quattro chiacchiere. Ovviamente è un luogo dove ci si cura e quindi ci sono momenti più seri".
Vige sempre in assoluto il segreto professionale.
"Per me questo è molto importante insieme al rispetto e all’educazione verso i cittadini".
Chi gestisce ora la farmacia?
"Io e mio fratello Luca. Ma è sempre vivo il ricordo del papà Carlo, soprattutto nell’insegnamento che ci ha trasmesso. E poi...è la vita che insegna sempre tanto".
E sono già arrivati anche i nipoti a lavorare con voi?
"Due (i figli di Luca) hanno intrapreso il cammino dell’attività di famiglia e hanno appena cominciato. Mio figlio sta facendo un altro percorso ma chissà... in futuro non si sa mai, mentre mia figlia sta proseguendo negli studi classici. In ogni caso, per il momento, la tradizione familiare continua e continuerà con la stessa passione e professionalità di sempre".