Crema News - Bagnolo - Il volontario, il carrello e l'opportunità Stefano, il volontario

Bagnolo Cremasco, 24 aprile 2025

(Annalisa Andreini) Il super volontario dei rifiuti diventa un caso.

L’ex sindaco e capogruppo di minoranza Paolo Aiolfi ha portato all’attenzione dei cittadini, anche attraverso i social, il caso di Stefano, conosciuto da tutto il paese da anni per il suo impegno di volontario che si concretizza anche con la pulizia dei cestini, raccolta dei rifiuti sparsi in tutte le strade, trasporto in discarica e alcune incombenze per privati cittadini che lui mette a disposizione in cambio di piccoli favori.

Secondo la minoranza da qualche giorno Stefano non può più utilizzare il suo solito carretto, messo a disposizione dal comune e sta usando, in sostituzione, un carrello simile a quelli del supermercato.

“Nei giorni scorsi ho incontrato una persona buona, semplice - ha dichiarato Paolo Aiolfi - che si è messo a disposizione del comune come volontario per oltre un ventennio. Ora gli è stato vietato l’uso del carretto con la motivazione di controlli di ispettori e possibili sanzioni per lui e l’ente. Si scarica così una persona che ha dedicato la sua vita a questa attività di volontariato?".

È partita dunque una campagna di solidarietà, da parte della minoranza, per donargli un mezzo più idoneo come una bici e parte dell’attrezzatura: “Mi impegno fin da subito per trovare un carretto personale per Stefano, che nessuno potrà vietargli”- ha concluso Paolo Aiolfi.

Subito è arrivata la risposta del sindaco Doriano Aiolfi, che ha specificato i termini della collaborazione con il volontario che opera in paese, cominciata nel 2010 durante il primo mandato di Progetto Bagnolo. 

“Il servizio da lui svolto non è stato interrotto ma solo sospeso per una serie di valutazioni circa l’attuale progetto sociale, poiché è stata segnalata una serie di criticità”. 

Come pensate di agire?

“Si sta valutando l’opportunità di un diverso progetto sociale e di vita del nostro concittadino. Raccogliere rifiuti dei privati anche non correttamente differenziati e lasciati in loco dalla società incaricata (e non poterli conferire in piattaforma), non è utile per la comunità ma soprattutto per il volontario, ripagato magari con un aperitivo. Nessuno vuole quindi scaricare un volontario ma è evidente che i temi del sociale non possono essere affrontati solo per fare polemica o creare visibilità, essendo così delicati e coinvolgendo direttamente le persone. Bisognerebbe inoltre valutare se le promesse di intervento possano veramente aiutare il diretto interessato oppure essere controproducenti”.