Crema News - Rivolta d'Adda - Salviamo l'Istituto Spallanzani Lo Spallanzani

Rivolta d'Adda, 22 settembre 2024

(Gianluca Maestri) Punto di riferimento nazionale per la fecondazione artificiale animale, la tracciabilità degli alimenti e le biotecnologie applicate, l’istituto di ricerca Lazzaro Spallanzani di Rivolta è in crisi e il locale circolo del Pd chiede che venga salvato.

“La giunta regionale – spiegano i Dem rivoltani - ha tagliato i fondi annuali destinati all’Istituto per circa 100mila euro, costringendo la direzione dell’ente ad attivare la cassa integrazione per i dipendenti. Il Partito Democratico si fa portavoce delle istanze del territorio. Matteo Piloni, consigliere regionale Pd e segretario della commissione agricoltura del consiglio regionale della Lombardia, ha posto all'attenzione da mesi il problema e ha più volte chiesto alla Regione d'intervenire e continuerà a farlo finché l’Istituto non tornerà alla piena operatività. Lo scorso 19 settembre, la commissione attività produttive, istruzione, formazione e occupazione e la commissione agricoltura, montagna e foreste del consiglio regionale hanno ascoltato i rappresentanti dell'Istituto. Alla riunione era presente anche il sindaco di Rivolta Giovanni Sgroi che ha dichiarato che la sua amministrazione farà di tutto per sostenere il centro di ricerca. Il gruppo consiliare di minoranza RivoltiAmo chiede al sindaco di impegnarsi a farsi promotore della causa dell'Istituto Lazzaro Spallanzani presso i referenti locali, provinciali, regionali e nazionali dei partiti di centrodestra che sostengono sia l'amministrazione Sgroi che la giunta del presidente Attilio Fontana, al fine di ripristinare i fondi necessari affinché l’Istituto possa continuare la sua attività di ricerca e possa garantire sicurezza e stabilità professionale ai suoi dipendenti”.

Non è la prima volta che l’Istituto Spallanzani attraversa un momento di crisi.

“Ricordiamo alla cittadinanza – conclude il circolo del Pd - che in un altro momento di crisi lo Spallanzani, grazie all’allora sindaco Fabio Calvi, al Pd territoriale, al governo Renzi e all'allora ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, era riuscito ad avere un contributo di 600mila euro dallo Stato”.