Madignano, 22 aprile 2022
(Valentina Ricciuti) Torna finalmente, dopo lo stop forzato di due anni a causa della pandemia, la Fiera del Marzale. La manifestazione, in programma domenica 24 e lunedì 25 presso il santuario della Beata Vergine del Marzale, è organizzata dai volontari della parrocchia di Ripalta Vecchia con il patrocinio del comune di Madignano ed è il terzo e ultimo appuntamento delle grandi fiere cremasche di primavera.
“Siamo molto contenti - commenta il vicesindaco Diego Vailati Canta - di poter tornare alle nostre tradizioni con un appuntamento tra i più attesi e graditi tra le manifestazioni cremasche di primavera”.
Insieme a una ventina di volontari della parrocchia, Riccardo Ghilardi spiega: “Durante la giornata di domenica, oltre alle tipiche bancarelle, ci sarà uno spazio verde antistante alla chiesa dedicato alla gastronomia e un locale dove verrà allestita la tradizionale pesca di beneficienza per supportare le attività parrocchiali di organizzazione e restauro del santuario. Il lunedì ci sarà il tradizionale pranzo al sacco dei pensionati con pane e salame”.
All’interno del santuario si trovava il Compianto ligneo del 1400, attualmente nella cripta del duomo di Crema. È composto da otto statue lignee tra cui il Cristo Morto disteso. Le celebrazioni del Marzale ricordavano la resurrezione durante la domenica e il lunedì di Pasqua. Nel 1934, vista la concomitanza con la vicina Fiera della Pallavicina a Izano, venne posticipata alla prima domenica dopo Pasqua.
“La Fiera del Marzale ha origine nel 1700 - racconta don Gino Mussi - e coincide con la domenica della Divina Misericordia. Ho voluto fortemente che questa tradizione rimanesse viva. L’appuntamento con la Santa Messa è alle 10:30. Ci sarà il coro Armonia diretto dal maestro Luca Tommaseo e la funzione sarà celebrata da don Emilio Lingiardi”.
Il Marzale è un luogo spirituale immerso nel parco del Serio con una suggestiva scalinata di 12 metri a strapiombo sulla riva del fiume Serio.
“L’episodio storico più noto e significativo, nell’ambito delle lotte medievali tra comuni - continua don Gino, - è quello della tregua quinquennale stipulata nei pressi del santuario nel 1202 tra cremaschi e milanesi da una parte, e cremonesi dall’altra. Per quanto riguarda la parola “Marzale” vi sono due ipotesi: la prima è che il termine derivi dalla madonna del 25 marzo, la seconda è che provenga da “marca”, poiché questa era una zona di confine tra Milano e Cremona. Il campanile del Marzale è nato come torre militare di avvistamento. Se vogliamo vederla con gli occhi degli avvenimenti dei nostri giorni, spero che sia di buon auspicio 'vedere' per la pace”.
Nelle foto, una fiera