Rivolta d'Adda, 24 marzo 2023
(Gianluca Maestri) Torna d’attualità la questione dell’impatto ambientale causato dall’ex discarica di rifiuti solidi urbani in località Zita, sulle sponde dell’Adda, realizzata nel 1966, abbandonata una quindicina d’anni dopo e mai bonificata.
A parlarne, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, è stata la consigliera del gruppo di minoranza RivoltiAmo, Francesca Mapelli, nella sua dichiarazione di voto al Dup, il documento unico di programmazione 2023-2025. “Certi bei cavalli di battaglia, portati avanti anche dai banchi dell’opposizione – ha detto la Mapelli, - dopo un anno e mezzo di amministrazione del gruppo Rivolta Dinamica non hanno riscontro nel Dup dove c’è solo un vago accenno all’area della ex discarica Zita e non me ne stupisco perché non mi sembra una questione che un comune, da solo, possa risolvere”.
A margine della seduta arriva la replica dell’assessore al bilancio Giacomo Melini (era proprio lui a condurre la battaglia da consigliere comunale di minoranza della quale ha parlato la Mapelli).
“Nel 2015 – spiega l’esponente della giunta - il consiglio comunale, ha approvato un mio ordine del giorno presentato in qualità di consigliere di minoranza per attivare iter di valutazione di stato dei luoghi della ex discarica località Zita. La dormiente maggioranza di RivoltiAmo, di cui la consigliera Mapelli era capogruppo, non ha fatto nulla. Invece la giunta comunale, in carica dal 5 ottobre 2021, ha visto la dirigenza di A2A in almeno tre incontri presso la sede istituzionale comunale e ha mandato una Pec, agli atti del comune, ove chiedeva informazioni alla società che per fusione per incorporazione è subentrata ai soggetti che hanno gestito l'ex discarica negli anni dal 1965 al 1980. In quegli anni il comune di Milano, attraverso il Servizio immondizie domestiche, successivamente ribattezzato Amnu-Azienda Municipalizzata Nettezza Urbana e poi ancora Amsa–Azienda Municipalizzata Servizi Ambientali e ora A2A, ha depositato presso la località Zita tonnellate di rifiuti provenienti dalla vicina Milano. Nei prossimi mesi la giunta, congiuntamente al legale del comune di Rivolta d'Adda, valuterà l'attivazione di idonei percorsi legali. Come dire – conclude Melini, - un bel tacer non fu mai scritto”.
Nella foto, l'assessore Giacomo Melini, Francesca Mapelli e un rifiuto