Ripalta Cremasca, 31 dicembre 2024
(Annalisa Andreini) Un bilancio di previsione di cui essere pienamente soddisfatti.
Questo il pensiero del primo cittadino Aries Bonazza, che sottolinea un risultato eccellente nel circondario cremasco: “In una previsione per il 2025 che pareggia a 5.902.768,46 siamo uno dei pochissimi comuni del territorio a non applicare l’addizionale comunale e, in questo traguardo, uno dei 90 paesi in Italia. Un bilancio in attivo, in cui non solo non sono state ritoccate le tasse ma possiamo vantare anche un aumento del patrimonio dal 10 al 13 % con i vari investimenti e ben due milioni di incasso".
E per quanto riguarda i servizi?
"Anche questo è un altro aspetto importante perché saranno garantiti tutti i servizi essenziali già presenti e sono previsti degli aumenti per la spesa sul sociale, per la cultura e per la scuola. Grazie a una pianificazione prudente e a un’attenta ottimizzazione delle risorse siamo riusciti a mantenere stabili le aliquote e a evitare ulteriori oneri a cittadini e imprese confermando il nostro impegno a mantenere equità e sostenibilità fiscale. Rimarrà infatti invariata anche l’aliquota dell’Imposta Imu allo 0,96 per cento, che è la soglia minima e non è mai stata toccata dall’introduzione dell’imposta unica”.
Tanti i traguardi raggiunti anche sul fronte delle opere pubbliche: alcuni già portati a termine, altri in corso d’opera e in piena attività. Essenziale, come evidenzia il sindaco, è stata la gestione oculata delle risorse senza ricorrere all’accensione di nuovi mutui ma attraverso coperture finanziarie proprie, frutto di una progettazione efficace, di una gestione attenta e responsabile del bilancio comunale e dei finanziamenti statali e regionali.
Il sociale rimarrà una voce rilevante?
“Continuerà a essere seguito con la massima attenzione e sensibilità - risponde Bonazza - con l’obiettivo di garantire vicinanza alle categorie svantaggiate e alle fasce più deboli della comunità. Sono state destinate risorse significative per i servizi alla persona e alla famiglia con un incremento del 13 % rispetto all’anno prima, che sottolinea l’importanza alla cura e al benessere dei nostri cittadini in questo momento di difficoltà economica”.
E per la cultura?
“L’educazione rappresenta il principale strumento per la crescita sociale ed economica della nostra comunità e vogliamo continuare a promuovere la cultura come pilastro fondamentale del nostro sviluppo con un considerevole investimento (tra spesa corrente e spesa in conto capitale di 978. 516,21 euro) che porterà benefici economici e sociali.