Rivolta d’Adda, 1° gennaio 2024
(Gianluca Maestri) Che l'ordinanza del sindaco Giovanni Sgroi, volta ad impedire lo sparo di botti, gli schiamazzi e i rumori molesti nel centro storico, anche mediante divieto di circolazione dei veicoli ad eccezione di quelli autorizzati, fosse destinata a far discutere era chiaro.
Difatti il gruppo di minoranza consiliare RivoltiAmo non la condivide: “Ancora una volta, per punire i maleducati, va a colpire tutte le altre persone rispettose. Si è scelto di limitare le libertà personali dei cittadini piuttosto che educare chi assume comportamenti sbagliati”. RivoltiAmo suggerisce, per il 2025, di mettere in campo delle azioni di prevenzione e si rende disponibile a partecipare ad un tavolo per la co-progettazione di attività mirate alla prevenzione del disagio giovanile.
Il sindaco Sgroi replica affermando: “La minoranza dimostra di non aver chiara la situazione locale. La mia ordinanza deriva dalle numerose segnalazioni di cittadini documentate da fotografie di ciò che succede in piazza Vittorio Emanuele II la sera tardi, del degrado igienico che le abitazioni circostanti ad alcuni bar sono costrette a subire al risveglio mattutino e di auto che nella notte fanno della piazza un circuito da corsa. Dopo un confronto con le autorità competenti, con il consigliere comunale di maggioranza delegato alla sicurezza e con le forze pubbliche ho ritenuto doveroso dare un segnale che il sindaco non è passivo al degrado sociale che alcune frange della nostra comunità stanno attuando sul territorio. Ancora una volta —conclude— la sinistra si pone contro il tentativo di rispetto delle regole”.