Soncino, 03 gennaio 2025
(Gianluca Maestri) Anche all’ombra della rocca sforzesca non si è ancora spenta l’eco dell’inciviltà di cui qualcuno ha dato prova nella notte di capodanno sparando botti a più non posso e lasciando i residui di fuochi e petardi su strade, piazze e marciapiedi del borgo.
Sulla questione interviene Roberto Grazioli, che da tempo ha annunciato la sua candidatura a sindaco alle prossime elezioni amministrative.
“Dovrebbe essere il governo a farsi promotore di una legge che vieti i botti ",sostiene Grazioli, che spiega la sua ricetta per fronteggiare la problematica non risparmiando critiche agli amministratori comunali: “Cosa avrei fatto io se fossi stato il sindaco? Primo, avrei firmato un’ordinanza anti-botti; secondo, mi sarei fatto promotore di una raccolta-firme e avrei inviato al ministero dell’interno, alle zucche vuote di Roma, una petizione per far sì che loro stessi dispongano delle regole per vietare la vendita dei botti nei tabaccai, nei negozi, nei supermercati e ovunque qualcuno li possa comprare. Detto questo, in merito alla situazione di Soncino avrei guardato la videosorveglianza che ci è costata tanti soldi, avrei individuato i responsabili e avrei mandato la polizia locale a casa loro, invitandoli a ripulire il paese e a capire l’importanza del senso civico e del rispetto delle cose pubbliche. Cosa hanno fatto i nostri amministratori per questa problematica di disturbo alla quiete pubblica? Nulla. Però li paghiamo lo stesso. Addirittura faranno un anno in più di mandato per un principio del ministero dell’intero”.