Crema News - Incidente mortale, assolti i tecnici

Spino d'Adda, 30 ottobre 2020


Assolti perché il fatto non sussiste. Dopo oltre sei anni e mezzo tre ingegneri della Provincia e un capo cantiere della ditta Carron vanno assolti dal tribunale di Cremona. Erano stati chiamati in aula perché il 23 aprile 2014 Daniele Casali, un giovane di 27 anni di Boffalora d'Adda, aveva perso la vita andando a schiantasi contro i manufatti in cemento che delimitavano il cantiere della Paullese nel territorio di Dovera. Erano le 20.40 e la notte non era ancora scesa quando il conducente dell'Alfa Romeo 147 era piombato a tutta velocità sul cantiere, centrando in pieno un manufatto di cemento. La velocità dell'auto era talmente elevata che il blocco di cemento era stato spostato di netto. L'auto si era trasformata in un groviglio di lamiere e il giovane alla guida, che viaggiava senza indossare la cintura, era morto sul colpo. Inoltre, i periti hanno stabilito che la velocità dell'auto era superiore a 110 chilometri orari (quello di parte dice addirittura 140 km/h) dove si doveva procedere a non più di 30 orari.

La difesa dei quattro tecnici ha sostenuto che il cantiere era in sicurezza e tutta la segnaletica era posizionata correttamente, tanto che per l'intera la durata dei lavori, due mesi e mezzo, su due milioni di veicoli transitati l'unico incidente era stato proprio quello nel quale Casali aveva perso la vita. Inoltre, in aula è stato fatto presente che la famiglia della vittima era stata risarcita dalle assicurazioni sia della Provincia, sia della Carron, ditta che stava procedendo al raddoppio della Paullese.

Al termine del dibattimento il Pm Silvia Manfredi ha chiesto al giudice di condannare i quattro tecnici a sei mesi di reclusione per concorso di colpa nell'incidente mortale, ma il giudice ha assolto tutti perché il fatto non sussiste.


Nella foto, la vittima Daniele Casali