
Vailate, 30 agosto 2025
(Gianluca Maestri) Anche il gruppo di minoranza Vailate Nuovi Orizzonti e il circolo locale di Fratelli d’Italia precisano di non aver fatto alcuna segnalazione alla Soprintendenza circa i lavori di riqualificazione della pavimentazione del tratto centrale di via Caimi. Nel periodo di Pasqua, su decisione dell’amministrazione comunale, i cubetti in porfido di questa strada, ormai ammalorati, erano stati sostituiti da un asfalto di ultima generazione che però non ha retto, sgretolandosi in più punti fin da subito o quasi. Ora questo stesso asfalto è in fase di sostituzione (senza costi per le casse municipali) ma le Belle Arti hanno bloccato i lavori proprio a seguito della segnalazione ricevuta nei mesi scorsi.
“Le precise motivazioni del provvedimento della Soprintendenza – affermano in un comunicato i consiglieri comunali Pier Mauro Stombelli e Luciano Aiolfi - non sono ancora note poiché l’amministrazione comunale, destinataria della comunicazione, non ha reso pubblico il testo. Come minoranza intendiamo prenderne visione al fine di poter ricostruire la vera dinamica dei fatti.
Precisiamo che né il gruppo Vailate Nuovi Orizzonti né il Circolo di Fratelli d’Italia Vailate hanno avuto alcun ruolo in segnalazioni alla Soprintendenza, sia in questi giorni che tantomeno all’inizio della vicenda. Il nostro intervento sulla questione di via Caimi si è sempre limitato a esprimere, in consiglio comunale e attraverso i mezzi di comunicazione, un dissenso rispetto alla rimozione del pavé in porfido posato nel 2004 e alla sua sostituzione con un asfalto poco adatto al contesto storico. Un esempio in questa direzione viene anche da Crema, dove piazza Garibaldi, un tempo asfaltata, è stata recentemente riqualificata con cubetti in porfido. Ricordiamo che, in quanto minoranza, non partecipiamo alle decisioni finali: la responsabilità delle scelte resta in capo all’amministrazione del sindaco Andrea Trevisan”.
Secondo Stombelli e Aiolfi l’amministrazione sbaglia a fare del vittimismo in questa vicenda.
“Certamente – continuano - la decisione di fermare i lavori comporta conseguenze che ricadono direttamente sulla comunità vailatese oltre che sui residenti e sulle attività economiche e non sull’amministrazione comunale in carica. Riteniamo però anche sbagliato che l’amministrazione si atteggi a vittima dell’iniziativa di qualche cittadino: una segnalazione c’era già stata per l’asfaltatura gialla, solo qualche mese fa; dunque, prima di procedere con la nuova colorazione una minima dose di cautela e buon senso amministrativo avrebbe consigliato di avvisare dell’inizio dei lavori la Soprintendenza per evitare quanto successo. Evidentemente non è stato fatto e ora l’amministrazione non scarichi le sue responsabilità su altri. Per quanto ci riguarda, il nostro impegno politico continua e continuerà nelle sedi istituzionali, con spirito costruttivo e senza mai gravare sui cittadini”.