
Palazzo Pignano, 10 aprile 2025
(Gianluca Maestri) Maurizio Monteverdi non è più il vicesindaco di Palazzo Pignano. Il sindaco Giuseppe Dossena gli ha revocato l’incarico, assunto all’indomani delle elezioni amministrative del 2021, così come tutte le deleghe (attività produttive, sport, rapporti colle associazioni, commercio, agricoltura e protezione civile).
Monteverdi, che valuterà eventuali azioni a tutela della sua onorabilità dopo trent’anni come amministratore comunale, ha convocato nel tardo pomeriggio di ieri, presso la sala polifunzionale di Scannabue, la stampa locale per illustrarle un documento, che invierà anche al prefetto, nel quale contesta ogni singolo punto del decreto di revoca. Amaro lo sfogo dell’ormai ex numero due dell’amministrazione (che non ha però la minima intenzione di dimettersi da consigliere comunale), fondatore dell’Avis e di un gruppo ciclisti locali, che definisce “Disastrosi” i risultati di questi tre anni e mezzo di amministrazione Dossena: “I lavori pubblici più importanti, appaltati dalla precedente amministrazione -afferma Monteverdi-, come nuova scuola e riqualificazione del centro sportivo non sono ancora ultimati, altre opere, finanziate, come la ciclabile verso Pandino, neppure incominciate, le manutenzioni, l’illuminazione pubblica, le strade e i marciapiedi, la pulizia e la sicurezza del territorio e la via Marco Polo sono in uno stato pietoso”.
A dimostrazione del malessere che regna in amministrazione (a Palazzo Pignano non vi è una lista di opposizione) Monteverdi cita le dimissioni di quattro consiglieri comunali. Lui dice di aver fatto del suo meglio ma di aver operato da due anni a questa parte in un contesto ostruzionistico nei suoi confronti. Eppure dice anche di aver sostenuto e votato a favore delle scelte dell’amministrazione tranne che per la localizzazione del nuovo polo dell’infanzia nell’area confiscata alla criminalità, non idonea a suo avviso per quella finalità. “Senza l’inerzia degli ultimi tre anni, con ampie disponibilità di soldi e di tempo - aggiunge Monteverdi - a quest’ora il polo dell’infanzia sarebbe già stato costruito e senza quei rischi da cause pendenti delle quali ancora non si conoscono l’esito e le conseguenze”.
Infine Monteverdi si sofferma sul documento che sancisce la sua revoca dicendo: “Contiene frasi scontate sulle prerogative del sindaco e sul suo potere discrezionale e fiduciario su deleghe e assessori mentre altre frasi falsificano la realtà o sono ridicole”.
“Quando si dice che Monteverdi esprime giudizi negativi verso la persona del sindaco e verso la sua amministrazione - sottolinea l’ex vicesindaco - siamo all’incredibile capovolgimento della realtà perché Monteverdi questi giudizi li deve soprattutto subire”.