Crema News - Crema - In rialzo i prezzi: +0.6% Prezzi al mercato

Cremona, 17 aprile 2025

(Niall Ferri) A marzo tornano a salire i prezzi al consumo a Cremona: +0,6% rispetto a febbraio. Forte rincaro per bollette, frutta e caffè. È quanto emerge dalla nota stampa dell’Ufficio Statistica del comune di Cremona relativa all’indice dei prezzi al consumo per il mese di marzo 2025. I dati mostrano un’accelerazione dell’inflazione, con una variazione congiunturale del +0,6% rispetto a febbraio e un indice tendenziale annuale che sale all’1,5% (contro l’1% del mese precedente). L’aumento più marcato si registra nella divisione Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, che balza da un +0,2% a +1,9% su base mensile.

Particolarmente evidenti gli scostamenti nei costi della fornitura idrica (+14,5% rispetto a febbraio), nella raccolta acque di scarico (+11,8%) e nel prezzo del gas (+3,8%, contro il -0,2% del mese precedente). Salgono anche elettricità (+1,4%) e affitti (+0,6%). Sul fronte alimentare, l’indice tendenziale si conferma stabile (+2%), ma aumentano i prezzi di alcune voci specifiche: la frutta segna un +3,4% mensile (era +2,8% a febbraio), il latte e derivati +0,7% (contro +0,2%), mentre il caffè, tè e cacao accelerano ulteriormente (+1,9% a marzo dopo il +1,2% del mese precedente). Crollano invece oli e grassi: -5% su base mensile, dopo il già negativo -0,7% di febbraio.

Rialzo anche per la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione” che segna un +2,3% mensile (contro il -0,6% di febbraio), trainato dai ristoranti e bar (+3,2%). In crescita anche l’abbigliamento, ma in modo disomogeneo: calano gli indumenti (-0,7%) ma aumentano le riparazioni e noleggi calzature (+9,8%).

Al contrario, si segnala una contrazione nella divisione “Trasporti”, stabile su base mensile (+0%), ma in flessione tendenziale (-1,6%). In particolare, i carburanti segnano un -2% mensile e il trasporto aereo rimbalza con un +11% mensile, ma resta negativo su base annua (-6,6%). Segno negativo anche per le “Comunicazioni”, che a febbraio erano in calo sia congiunturale (-0,9%) sia tendenziale (-6%), ma che a marzo mostrano un piccolo recupero con +0,3% mensile. “Come testimoniato dagli indici generali, sia quello tendenziale (+1,50%) sia quello congiunturale (+0,6%), l’inflazione - fanno sapere gli addetti ai lavori - sembra tornare a sollevare un po’ la testa. Ma in realtà gli indizi tendenziali degli alimentari restano generalmente alti (+2%) né più né meno come nei mesi scorsi, e in particolare: carne (+2,1%), latticini e uova (+2,6%), frutta (+5,1%) e soprattutto caffè tè cacao (+16%). Continuano invece a decrescere, e stavolta significativamente, oli e grassi (-7,6%).

Sempre piuttosto alti - proseguono - gli indici tendenziali di abitazione e servizi connessi (+5,9% è quello complessivo), dove particolarmente significativi sono quelli relativi ad affitti (+5,0%), energia elettrica (+6,3%) e acqua (+14,5%). Al contrario, si osserva una flessione negli indici tendenziali relativi ai trasporti (-1,6%), dove i carburanti segnano addirittura un -4,4%, e il trasporto aereo un -6,6%”.