Rivolta d’Adda, 16 dicembre 2022
(Gianluca Maestri) Il gioco dev’essere un divertimento, ma diventa una malattia se si trasforma in un gioco d’azzardo patologico. Punta a contrastarne la diffusione il progetto di informazione e di sensibilizzazione proposto dall’associazione L’Approdo, con sede a Rivolta, che a questo scopo ieri sera, presso la sala civica di via Bovis a Pandino, è stata ospite dell’Auser locale (con il patrocinio del comune) per parlare di quella che è considerata una vera e propria piaga sociale. Relatore della serata, Giorgio Cerizza, ex direttore dell’unità operativa di riabilitazione delle dipendenze dell’ospedale Santa Marta di Rivolta.
Il progetto de L’Approdo di contrasto al gioco d’azzardo patologico passa anche per un’altra proposta, che ogni qualvolta viene messa in campo riscuote un certo successo: i giochi di una volta, quelli semplici, che coinvolgono e divertono.
“Domenica scorsa –spiega Marco Fortuna, presidente de L’Approdo- siamo stati ospiti della festa di Ombriano, dove abbiamo portato i nostri giochi: due piste delle biglie ed una pista delle trottole per propagandare il gioco sano, bello, che unisce, senza telefonini o diavolerie varie. All’uscita dalla messa molti bambini hanno fatto la fila per provarli. Ci ha fatto un grande piacere. Eravamo cinque volontari e con noi c’era anche il dottor Cerizza. In precedenza avevamo proposto la stessa cosa, per due volte, a Bagnolo”.
Gli strumenti utilizzati sono semplici ma il messaggio che possono dare è forte.
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