Crema News - Castel Gabbiano - Legambiente in campo Le macerie versate e poi rimosse

Castel Gabbiano, 15 maggio 2025

(Niall ferri) Legambiente Altocremasco punta il dito contro il sindaco di Castel Gabbiano, accusandolo di comportamenti inaccettabili. Le critiche sono contenute in un comunicato diffuso dal presidente del circolo, Oscar Stefanini, che ripercorre una serie di episodi definiti preoccupanti per il rispetto delle norme e della legalità. Nel mirino dell’associazione ambientalista c’è innanzitutto il progetto dell’impianto logistico: “La Provincia – spiega Stefanini – indica la necessità di avviare una Valutazione di impatto ambientale, obbligatoria per impianti superiori ai 30mila metri quadrati. Il comune ha dichiarato che l’impianto è stato ridotto al di sotto di questa soglia, evitando così di fatto la Via. Ma nonostante le richieste del gruppo consiliare Noi per Castel Gabbiano, l’amministrazione continua a rispondere di non essere in possesso delle carte. Tutto questo è surreale”.

Il presidente del circolo entra poi nel merito di un altro episodio: “Era stato aperto un cantiere, sul terreno sono comparse delle ruspe. Il comune, come giustificazione, ha parlato di carotaggi. Ma ci chiediamo: commissionati da chi? E in base a quale progetto? Ricordiamo che l’area non era delimitata e mancavano i cartelli di cantiere obbligatori. Dopo le segnalazioni fatte sia dal Comitato del No alla logistica che dal gruppo di minoranza, le ruspe sono scomparse, le buche coperte e il campo è tornato ad avere un aspetto agricolo. È un comportamento che lascia più di un dubbio”.

La nota di Legambiente fa riferimento anche un altro episodio legato a un terreno appartenente alla famiglia del sindaco: “Nei giorni scorsi – continua Stefanini – su un altro terreno della sua famiglia sono state scaricate macerie edili senza alcuna autorizzazione. Sono stati posati tubi e materiali per creare un attraversamento su una roggia all’interno del parco. Sono stati i cittadini a segnalare la presenza del manufatto abusivo. Sono intervenute la guardie che hanno fatto transennare la zona e inoltrato le relative denunce. In seguito, il tubo è stato rimosso e le macerie edili spostate nella cascina dei Sonzogni. La zona è stata ripristinata, ma resta la gravità di quanto accaduto”. Poi, conclude: “Siamo sgomenti per i comportamenti del sindaco di Castel Gabbiano in merito al terreno da lui scelto per l’impianto di logistica e, più in generale, per il modo di operare suo e della sua famiglia. Il sindaco - afferma Stefanini - sembra, infatti, non riconoscere norme e leggi, comportandosi come un signore del territorio di medioevale memoria. Mi domando: qual è la logica che guida il primo cittadino?”.