
Vailate, 13 maggio 2025
(Gianluca Maestri) “I problemi segnalati li avevamo già individuati prima ancora che la minoranza se ne accorgesse”.
Così il gruppo di maggioranza TrasformAzione in risposta alle accuse dell’opposizione circa la formazione di pozzanghere ed il principio di sfaldamento, in alcuni tratti, della nuova pavimentazione in asfalto di ultima generazione che, nel tratto di via Caimi compreso fra la farmacia e la chiesa parrocchiale, in aprile ha preso il posto dei vecchi e ammalorati sampietrini con una spesa di 96mila euro.
“I contatti con la direzione lavori e con l’impresa incaricata – spiega a nome dei suoi il sindaco Andrea Trevisan - sono partiti già il 22 aprile. Questo significa che mentre qualcuno era impegnato a scrivere post indignati noi stavamo già lavorando per risolvere concretamente la situazione. La sistemazione dei tratti difettosi, compreso il rifacimento del tappetino d’asfalto, è in corso di pianificazione e, lo ribadiamo, non costerà un centesimo al comune”.
Poi la frecciata all’opposizione. “Siamo lieti che si stiano finalmente accorgendo dell’esistenza del patrimonio pubblico dopo 14 anni di amministrazione ininterrotta. Peccato che questo zelo arrivi solo ora che non amministrano più. Quando erano alla guida del comune, l’attenzione alla cosa pubblica era visibilmente più distratta: una volta eletti, abbiamo trovato cinque caldaie fuori uso o da sostituire, strutture utilizzate da anni come pubbliche (come la piazzola ecologica e il giardino dei donatori) ma mai formalmente acquisite dal comune, una rampa per disabili dimenticata, alberi storici tagliati (in via Roma) senza alcuna comunicazione alla soprintendenza. Potremmo continuare con l’elenco, ma sarebbe lungo e imbarazzante. Tutti problemi lasciati sospesi, in una logica da meglio non decidere, così nessuno si arrabbia. Ma questa – prosegue Trevisan - non è amministrazione, è immobilismo. Noi invece ci assumiamo responsabilità ogni giorno. Anche quando le scelte non sono facili. Anche quando non piacciono a tutti. Perché governare non è fare show su Facebook: è risolvere problemi, con serietà e con coraggio. Chi oggi si erge a paladino del bene comune, ieri si è voltato dall’altra parte. E ora pretende pure di dare lezioni. Noi, francamente, preferiamo i fatti alle chiacchiere”.