Fiesco, 09 febbraio 2025

(Niall Ferri) “Fatevi una canna”.

Il curioso appello è uno di quelli che non ti aspetti. A maggior ragione se a lanciarlo è… un parroco. L’invito, originale e dissacrante, arriva direttamente dalla parrocchia di Fiesco ed è un chiaro riferimento alle canne dell’organo che in queste ore sta per essere recuperato e installato presso la chiesa del paese. Lo strumento potrà tornare a suonare dopo aver trascorso anni abbandonato in una scuola di musica trigolese che ora ha chiuso i battenti. Per farlo, però, servono almeno 25mila euro che don Marino Dalé sta cercando di recuperare dando vita a un’originale - è il caso di dirlo - raccolta fondi.

A occuparsi del trasloco dell’organo, che verrà posizionato dietro l’altare maggiore della chiesa di Fiesco, è proprio la persona che, nel 1993, lo realizzò: il maestro Daniele Giani.

“L’organo che abbiamo attualmente in dotazione - spiega il parroco don Marino Dalè - è elettronico e piuttosto ammalorato. Da qui la necessità di cercarne uno in grado di accompagnare i canti liturgici più elaborati. Ci siamo attivati ma i costi erano decisamente troppo alti. Il caso ha voluto - prosegue - che diventassi parroco anche di Trigolo e, una volta chieste e ottenute le autorizzazioni dalla curia interpellando i consigli degli affari economici delle parrocchie, abbiamo pensato di trasferirlo nella chiesa di Fiesco, pur mantenendone la proprietà di quella di Trigolo”.

L’inaugurazione dell’organo è prevista per il 25 marzo. “In quest’occasione - chiude il parroco - daremo modo di fruire al massimo delle capacità espressive dell’organo recuperando l’antica prassi del vespro. D’altronde, è lo strumento che il Concilio Vaticano II indica per sostenere le espressioni musicali liturgiche proprio per via delle sue qualità foniche e per la capacità di suscitare emozioni e sentimenti”.