Crema, 01 settembre 2025
Sabato scorso alle ore 18:00, alla galleria Dossena il Centro Culturale S.M. Maddalena-A. de Fondulis e Pagine di Storia Cremasca hanno presentato l’inaugurazione della mostra di quadri dipinti dal Prof. Elia Ruggeri, organizzata dai figli dell’autore presso la suggestiva cornice della ex chiesa di Santa Maria Maddalena e Santo Spirito in Crema.
L’evento, che ha avuto grande successo di pubblico, è stato realizzato a cinque anni dalla sua scomparsa per rendere omaggio alla memoria del Prof. Ruggeri come artista, ma anche come politico, educatore e uomo di cultura.
Per questo motivo, la famiglia Ruggeri ha invitato all’inaugurazione i sindaci di quei comuni in cui Elia Ruggeri aveva esercitato attività di maestro, direttore didattico o ispettore didattico. Sono quindi intervenuti i sindaci di Agnadello, Bagnolo Cremasco, Casale Cremasco, Casaletto Ceredano, Castelleone, Chieve, Crema, Cremosano, Madignano, Monte Cremasco, Montodine, Pianengo, e Sergnano, che, alla fine della manifestazione, sono stati invitati dai figli del Prof. Ruggeri a scegliere due quadri ciascuno, per esporli all’interno del Municipio e della scuola dove il professore aveva, a suo tempo, lavorato.
L’evento è stato aperto da Luigi Dossena, che dopo aver ringraziato i numerosi presenti e dato risalto alla ex chiesa di Santo Spirito e Santa Maria Maddalena, sede dell’incontro, e ad Agostino de Fondulis, l’architetto cremasco che agli inizi del 1500 la progettò, ha lasciato spazio a due brani musicali eseguiti dal Maestro Claudio Demicheli e dal tenore Fabio Franzese.
I due interpreti, nel corso della manifestazione, hanno proposto alcune romanze di Puccini (E lucevan le stelle, Nessun Dorma), Donizetti (Una furtiva lagrima), Gastaldon (Musica Proibita) e Tosti (Non t’amo più), oltre a classici della canzone napoletana (‘O surdato 'nnammurato e Core ‘ngrato) ed a “La Danza”, tarantella scritta da Rossini.
Dopo l’intermezzo musicale la parola è stata presa da Pier Giorgio Ruggeri, figlio del Professore e noto giornalista, che, visibilmente commosso, ha ripercorso le tappe della vita del padre sia come educatore (dagli inizi, come maestro, nella scuola di Agnadello, fino all’attività di ispettore didattico svolta in Cadore, passando per diverse scuole del territorio cremasco e di Crema in qualità di maestro e direttore didattico), che come uomo politico (Elia Ruggeri fu prima partigiano e poi, dal 1980 al 1985, Sindaco di Castelleone, propria città natale), che come uomo di cultura (oltre che pittore, il Ruggeri fu il primo Presidente del Centro Culturale Sant’Agostino, Presidente della Biblioteca Civica di Crema e del Circolo Culturale “Nuova Città”).
Dopo un nuovo intervallo musicale, Luigi Dossena ha ripercorso la storia del Convento di Sant’Agostino così come descritta dal Prof. Ruggeri in un saggio dedicato all’edificio storico, la cui edificazione fu voluta e finanziata nel 1422 per volontà testamentaria da Giovanni Tommaso Vimercati, esattore del Signore di Crema Giorgio Benzoni.
In seguito a una nuova performance musicale, Luigi Dossena ha invitato a prendere la parola l’on. Giovanni Risari. L’onorevole ha voluto evidenziare, oltre a quelle umane, le qualità pedagogiche e di educatore del Prof. Ruggeri, ricordando come sia stato il primo promotore della formula del “tempo pieno” nelle scuole di Crema.
La parola è poi passata al Prof. Cesare Alpini, che, da esperto critico d’arte, ha preso in esame l’attività pittorica di Elia Ruggeri prendendo spunto dalla città natale dell’artista, Castelleone, culla di diversi pittori tra cui Enrico Felisari, che fu maestro di Elia Ruggeri. Secondo il Prof. Alpini, quindi, la tecnica pittorica del Ruggeri era molto simile a quella del proprio ispiratore; la differenza tra i temi rappresentati nelle opere, tra l’uno e l’altro, è invece stata determinata dalle differenti caratteristiche personali dei due uomini.
Infatti, il mondo del Prof. Ruggeri era formato dalla sua famiglia, dalla sua casa, dalla sua scuola; egli era un uomo mite ed eticamente responsabile, ed il suo stile pittorico ne rifletteva la personalità: la sue opere sono “quiete”, anche se la tecnica acquisita dal Felisari le fa appartenere al filone del “realismo magico”. Il Prof. Alpini ha concluso il proprio intervento ricordando il valore di Elia Ruggeri come uomo di cultura, evidenziando il fatto che, nel periodo in cui il professore guidò il Centro Culturale S. Agostino, attorno a lui si riunì una specie di senato accademico della cultura cremasca, composto da personalità come, per esempio, la contessa Winifred Terni de Gregory, lo storico Mario Perolini, il dottor Camillo Lucchi, monsignor Gabriele Lucchi, la dottoressa Clara Gallini, il pittore Giacomo Biondini ed altri.
In chiusura, il Maestro Claudio Demicheli ed il tenore Fabio Franzese hanno eseguito la romanza “Nessun dorma”, tratta dalla Turandot di Puccini, che ha emozionato la platea.
Per concludere, i numerosi presenti sono stati invitati a partecipare al rinfresco preparato da “Ale Risto Bottega”, ristorante di Offanengo.
La mostra resterà aperta fino a sabato 20 settembre 2025