
Rivolta d’Adda, 24 febbraio 2025
(Gianluca Maestri) Uno degli atti più vili è rubare in un cimitero.
A Rivolta d’Adda è successo di nuovo. Nella notte fra sabato e domenica ignoti hanno preso di mira almeno una dozzina di tombe situate tutte nella stessa zona, a sinistra dell’ingresso, portando via i portafiori in bronzo e rame dopo averne segato le viti che li tenevano attaccati al marmo.
Quasi certamente i malviventi sono entrati nel perimetro del camposanto scavalcando un cancello basso ricavato a seguito di alcuni lavori di rifacimento dei vialetti pedonali. Lì non ci sono telecamere che li possano inquadrare, a differenza dell’ingresso principale.
“Ieri sono andata alla tomba dei miei nonni – racconta una cittadina - e ho trovato l’amara sorpresa. Il portafiori non c’era più. Hanno segato le viti e se lo sono portato via lasciando i fiori. Quelli evidentemente non servivano”.
Il consigliere comunale di minoranza Andrea Vergani ha informato il comune tramite posta elettronica.
Amareggiato, come tutti del resto, il sindaco Giovanni Sgroi: “Dispiace. Il livello di chi va rubare nei cimiteri è indescrivibile. Neanche un eventuale stato di necessità può essere minimamente giustificato dopo un gesto del genere. Qui si tratta di farabutti. Abbiamo informato le forze dell’ordine e proveremo a controllare le immagini delle telecamere. Nelle scorse settimane i ladri erano già entrati al cimitero ma si erano limitati a rubare delle canaline in rame”.