Crema News - Rivolta - La banda, da 150 anni La consegna dell'attestato

Rivolta d’Adda, 29 aprile 2025

(Gianluca Maestri) Benemerenza civica per la banda musicale Sant’Alberto, un’istituzione per il paese che in questo 2025 compie 150 anni. Il conferimento ieri sera, in consiglio comunale, presenti i vertici del sodalizio avente sede a palazzo Celesia, guidato da Luca Robustelli Test.

Con la benemerenza civica il comune di Rivolta d’Adda ha voluto riconoscere lo straordinario traguardo tagliato quest’anno dall’associazione più longeva del territorio con il suo secolo e mezzo di vita.

“In 150 anni – ha detto la vicesindaco Marianna Patrini - la nostra banda ha accompagnato generazioni dando voce alle emozioni di un intero paese. La banda cittadina ha suonato la colonna sonora della comunità rivoltana unendola nei momenti più importanti e diventando parte integrante della sua storia”.

A proporre la benemerenza sono stati la capogruppo di maggioranza in consiglio comunale Nicoletta Milanesi (delegata alla cultura) ed il coordinatore della consulta della cultura di Rivolta Ivan Losio.

Così Losio, nel suo intervento in aula: “Sorta nel 1875 sull’onda di un fenomeno di massa qual è stato in pieno ottocento l’infatuazione collettiva per la musica operistica italiana, per il così detto Belcanto, la banda ha saputo interpretare i sentimenti e l’onda emotiva di un’intera comunità. In un periodo nel quale la musica da teatro risuonava persino nelle chiese, in un’epoca nella quale ai propri figli si dava il nome dei personaggi delle opere di Rossini, Donizetti, Bellini e tanti altri, la gente comune sentiva il bisogno di misurarsi direttamente con quest’arte così sublime. Ecco nascere un po’ dappertutto le bande musicali. Il merito della Sant’Alberto di Rivolta d’Adda è stato quello di mantenersi attiva fino ad oggi, di evolversi, di crescere, di progredire e di adeguarsi ai vari cambiamenti dei tempi”. E ancora: “La storia della nostra banda è segnata dalle vicende di molti rivoltani che è doveroso ricordare oggi a perenne memoria dell’impegno. A simboleggiarli tutti vale la pena citare chi, fra loro, si è distinto, pur non avendo studiato in conservatorio, nell’attività di direttore e in quella didattica: Ferruccio Mombelli, Ernesto Bonazzoli, Carlo Rossi e anche altri che rivoltani non erano ma che hanno comunque dato un contributo fondamentale: don Adriano Sperlari e Antonio Monti”.

Parole di elogio sono state espresse anche da Nicoletta Milanesi e, per conto del gruppo di minoranza, da Andrea Vergani.

Inoltre, come regalo compleanno per il 150° anno di fondazione la comunità ha voluto donare alla banda una nuova ed unica divisa per i suoi componenti.