
Rivolta d’Adda, 28 febbraio 2025
(Gianluca Maestri) La Geco non ci sta. La società bergamasca di gestione dei rifiuti ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro una sentenza del Tar di Brescia che dà ragione al comune di Rivolta d’Adda nel contenzioso nato quando l’azienda con sede a Treviglio (che una volta si chiamava Sabb) era gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nel borgo rivierasco.
Nella variazione al bilancio approvata all’unanimità dal consiglio comunale lunedì sera sono stati stanziati 16mila euro per sostenere le spese legali. In aula il sindaco Giovanni Sgroi ha detto senza mezzi termini che il comune vincerà anche in questo grado di giudizio.
“Nell’ultimo anno di contratto con il nostro comune per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti - ha spiegato il primo cittadino a margine della riunione consiliare - la Geco aveva chiesto un aumento di circa 160mila euro per via dell’incremento dei costi nel periodo post-covid. Da parte nostra, ma anche della precedente amministrazione, non c’era la disponibilità a modificare le tariffe dei servizi a contratto in corso ma comprendendo le difficoltà dell’azienda trevigliese abbiamo cercato di raggiungere un accordo offrendole 100mila euro. Questo accordo era stato discusso con dei dirigenti di Geco che però poi ci hanno riferito che i vertici aziendali non l’avrebbero ratificato, in quanto avrebbero preferito fare ricorso al Tar. Tar che però ha dato ragione a noi. Abbiamo quindi subìto quell’azione e ora ne subiamo un’altra, che è il loro ricorso al Consiglio di stato da cui ci dobbiamo difendere”.