Rivolta d’Adda, 30 aprile 2025
(Gianluca Maestri) Via libera definitivo del consiglio comunale al piano integrato d’intervento che porterà una logistica nella zona a nord della Rivoltana.
L’area del piano misura 117.583,08 metri quadri complessivi, è compresa nel quadrante delimitato dalla Sp4, dalla Sp90 e dalle aree a monte della cascina Origgia e prevede l’insediamento della logistica su di una superficie lorda di pavimento massima di 67mila metri quadri e una superficie coperta massima di 47mila metri quadri. L’accesso sarà tramite bretella e rotatoria realizzate a carico del proponente il piano.
Da questo insediamento il comune incassa 1,5 milioni e una tantum più oneri e quant’altro per un totale - lo ha precisato il sindaco Giovanni Sgroi durante il dibattito citando la famosa massima pecunia non olet - di più di 6 milioni di euro.
“Questa –ha spiegato il primo cittadino introducendo l’argomento - è un’area che nei precedenti Pgt era stata individuata come At1 commerciale-produttiva e che è ferma da parecchio, dal 2009. Da parte nostra, quando si sono presentate le opportunità abbiamo dato corso a tutti gli atti burocratico-amministrativi necessari per affrontare tale problematica, compreso un nuovo accordo di programma con la Provincia ad integrazione di quello già firmato nel 2010, distrattamente non ratificato dal consiglio provinciale di quel tempo. A fronte dell’intera normativa sono stati fatti tutti i percorsi previsti rispettando ogni parametro ambientale e urbanistico. La tiritera del consumo di suolo – ha concluso Sgroi- non sta né in cielo né in terra perché quest’area è già classificata come commerciale produttiva da anni. Abbiamo chiesto e ottenuto il recupero della cascina Origgia che verrà adibita a terziario”.
Contrario il voto del gruppo di minoranza RivoltiAmo. “Si può fare – ha detto Elisabetta Nava - un buon consumo o un cattivo consumo di un determinato territorio e la logistica, per noi, non è un buon consumo di quel territorio. La logistica sicuramente porta adesso un sacco di risorse economiche, in futuro bisognerà vedere. Di sicuro abbiamo sprecato 117mila metri quadri di territorio per un’attività che porta indubbiamente inquinamento. Stanno in piedi le Vas, le Via e altro, certo, ma di fatto chi vive qui non può negare che abitiamo in un’area estremamente popolata da logistiche, estremamente sovraccarica di traffico di mezzi pesanti. Una logistica non varrà mai quanto il sacrificio di quell’area che abbiamo perso”.