Crema News - Montodine - Madonna sul fiume La madonna sul fiume

Montodine, 02 ottobre 2025

(Annalisa Andreini) Ritorna la Festa della Madonna del Santo Rosario, con la tradizionale discesa della statua sul fiume Serio.

Giunta alla sua 52a edizione la festa, organizzata da parrocchia, oratorio, Pro loco e amministrazione comunale, comincerà stasera alle 20, al villaggio primavera, con la benedizione dei rosari e la fiaccolata, che accompagnerà la statua mariana all’interno della chiesa parrocchiale.

Domani, venerdì, verrà invece dedicato all’elevazione musicale con il coro parrocchiale del Melòs e del Gruppo Scafrige con la direzione di Marco Brunelli e Angelo Parati e con i Maestri Mauro Bolzoni( organo) e Alessandro Carelli( pianoforte). 

Il momento culminante sarà domenica, che prevede alle 16 la recita del rosario seguita dall’esibizione della schola cantorum locale e dalla processione solenne con la partecipazione della banda di Casaletto Ceredano.

Il pomeriggio sarà allietato dal gioco originale Mappa del nostro territorio presso il cortile dell’oratorio e si concluderà, in serata, alle 19.30, con la manifestazione mariana sulle sponde del fiume Serio, un antico rito religioso e storico che perdura nel tempo, attirando anche numerosi turisti.

Si terrà la consueta processione fluviale, contornata dalla tradizionale coreografia dei lumini colorati, figure lucenti, canoe illuminate e, in ultimo, i fuochi d’artificio.

Al termine della cerimonia la statua della Vergine del Rosario ritornerà all’omonima chiesetta vicino al ponte.

Un evento, questo, molto sentito dai cittadini di Montodine, che affonda le sue radici nel tempo e nella creatività di alcuni volti storici, che hanno formato il Gruppo Baroni, artefici della realizzazione del suggestivo galeone, che ogni anno incanta il pubblico con le sue luci elettriche.

Tutto è iniziato dai fratelli Piercarlo e Gianni, che hanno ideato e poi curato per decenni la realizzazione del famoso galeone, insieme al noto gruppo Baroni( alcuni volontari di Montodine), arricchendolo con tante luci elettriche alimentate da diversi accumulatori.

Verso la fine degli Anni Sessanta il parroco di allora, don Vito Barbaglio, ha voluto valorizzare la festa coinvolgendo altri volontari per l’allestimento del galeone che, negli anni, è diventato così sempre più bello.

Dopo di lui anche don Carlo Marchesi e gli altri parroci, che si sono susseguiti, hanno ampliato e migliorato l’allestimento scenografico dell’imbarcazione con mezzi sempre più moderni.

Determinante è stata la mano di Carlo Rossini, purtroppo scomparso, e di altri collaboratori. Oltre al galeone si sono aggiunte pian piano altre coreografie, simboli religiosi ma anche messaggi di pace e di amore e lumini, posizionati lungo le rive del Serio, nonché altre canoe illuminate per accompagnare la processione fluviale della Statua della Vergine. 

Un’atmosfera particolare, dunque, in cui il rito religioso e di fede si unisce ai gesti di socialità e al desiderio di un’invocazione per la pace.