Crema News - Casaletto Ceredano - Asilo infinito Il nuovo asilo di nido di Casaletto Ceredano

Casaletto Ceredano, 26 settembre 2024 

(Sara Barbieri) Qualche intoppo sul percorso dei lavori pubblici in cantiere e qualche scelta obbligata per il primo cittadino Aldo Casorati. 

La causa, il mancato arrivo dei sospirati soldi del Pnrr ha messo a repentaglio la conclusione di due opere importanti, già in itinere: l’efficientamento energetico del municipio e il nuovo asilo nido.

E adesso che fare?

“Abbiamo dovuto fare delle scelte forzate - riferisce il sindaco Casorati - cercando un ordine di priorità nelle opere, perché purtroppo non sono arrivati i fondi previsti”. 

La soluzione? 

"Metter mano alle casse del comune. Per portare a termine queste due opere già avviate abbiamo anticipato 750mila euro, che però ha letteralmente svuotato le nostre casse, in attesa che lo Stato ci invii i finanziamenti concessi dal Pnrr”. 

Del resto la scelta dell’amministrazione è stata inevitabile: l’asilo sarebbe dovuto essere ultimato a settembre e anche gli interventi sul palazzo municipale andavano conclusi.

“Certo, per un comune piccolo come il nostro, di soli 1200 abitanti, per ultimare i due cantieri la spesa è stata davvero importante e ha prosciugato tutte le risorse”

I costi? 

"Per completare l’asilo, costato in tutto 560mila euro, il comune è dovuto intervenire con un fondo di 400mila euro mentre per il municipio la cifra prelevata dalle casse comunali è stata di 350mila su 530mila. Oltretutto abbiamo aderito al Bando regionale Nidi gratis proprio per venire incontro alle famiglie e pensiamo che questo possa favorire le iscrizioni per i 20 posti disponibili”. 

Le cause del ritardo nei finanziamenti? 

“Ho partecipato a un webinar in cui ci hanno detto che basta anche solo un piccolissimo errore nella documentazione presentata per bloccare il finanziamento, così come impongono le procedure europee. Pertanto mi sono visto costretto a bloccare un altro nuovo cantiere, che era già previsto, destinato ai nuovi ambulatori e al corpo bandistico”.

Dietro queste presunte inesattezze burocratiche, in realtà, si celano i tanti progetti accumulati sulle scrivanie e il poco personale impiegato per smaltire le pratiche.