Crema, 30 ottobre 2025

(Andreini Annalisa)  Festa del primo novembre: è tempo di di Pan dei morti, ossetti e meini.

Il weekend dedicato alle festività dei santi e dei cari defunti mette in tavola alcuni dolci tipici della tradizione cremasca.

Immancabili in tutte le pasticcerie di Crema, sia storiche, sia quelle di più recente apertura.

Iniziamo dai meini, i biscotti tondi, leggermente lievitati, realizzati con la farina di mais del nostro territorio. Il loro nome sembra derivare infatti dal Pan meino, tipico dolce lombardo, molto diffuso nelle province di Milano, Lonza e Lodi e preparato con la farina di miglio.

Il pasticcere Leonardo Radaelli aggiunge anche dei fiori disidradrati di sambuco in superficie, come vuole la tradizione regionale.

In città sono noti anche i cosiddetti spaccadenti o ossetti dei morti: biscotti di forma rettangolare, che, nonostante il nome un po’ inquietante, hanno sempre un grande riscontro. Più o meno friabili a seconda della mano del pasticcere (per alcuni si consiglia di ”pucciarli” in un liquore o nel tè), sono preparati con acqua, mandorle (che devono essere ben visibili in superficie) e zucchero semolato. Profumano piacevolmente di vaniglia.

Gli spaccadenti sono adatti anche ai vegani, poiché non contengono né burro né uova nell’impasto.

Il must è rappresentato dal Pan dei morti: si tratta di piccoli biscotti di frolla di color marroncino preparati con farina, uova, zucchero, cacao, burro, nocciole, uvetta e pinoli.

Si presentano con la caratteristica forma allungata e si arricchiscono con dello zucchero in superficie.

Ogni pasticcere cremasco ha ovviamente la sua ricetta particolare, con un’aggiunta che personalizza i biscotti e dona un gusto speciale.

Radaelli, nel raccontare questa lunga tradizione che si tramanda nel tempo, ricorda l’utilizzo delle spezie che rappresentano una peculiarità del Pan dei morti ma anche un filo conduttore che lega diverse ricette cremasche, a partire dalla farcia del tortello cremasco e dal ripieno della Spongarda.

Per chiudere le proposte dei dolci della festa del primo novembre non mancano le fave (o favette) dei morti: biscottini leggeri realizzati con albumi, zucchero e mandorle. In superficie possono essere ricoperti ancora da granelli di zucchero oppure colorati in base ad alcune essenze.