Dal territorio, 27 novembre 2025
Dal 30 novembre al 28 dicembre la biblioteca comunale di Azzanello ospita una mostra del pittore don Angelo Rescalli, che ripercorre la vita e l’attività pittorica dell’artista, onorandolo nel suo paese d’origine a 70 anni dalla morte.
Ilaria Fiori, archivista e ricercatrice storica, è la curatrice della mostra. Appassionata fin da giovane all'opera del pittore, la ricercatrice ha voluto che proprio Azzanello, rendesse omaggio a un artista di grande valore. L’iniziativa sarà anticipata dall’intitolazione di una passeggiata che dal centro conduce al cimitero: un riconoscimento a un pittore che ha lasciato un segno indelebile nell’arte del ’900.
La poesia che si effonde dalle opere e sempre quella dell’ambiente del paese nativo, del focolare domestico, del babbo, della mamma, delle vie, delle case in cui ci muovevamo quando eravamo nell’età delle prime impressioni. Ecco perché un artista, quando e vero, può non ritornare più al suo primo mondo, ma girare e conoscere una quantità di altri mondi vivendone pienamente la vita e intanto rimanere sempre coerente a sé stesso.
I patrocini sono della Diocesi di Cremona perché don Angelo Rescalli frequentò il Seminario Vescovile e fu sempre legato da profonda stima e amicizia al vescovo e alla sua diocesi; del comune di Susa perché fu la sua città di adozione, la città ove trascorse gli ultimi anni della sua vita e la Valle di Susa il luogo di ispirazione delle sue opere; del comune di San Bassano perché ivi riposa; del Centro Culturale Diocesano di Susa perché li sono esposte 27 opere appartenenti al museo diocesano, al Seminario Vescovile e alla collezione del senatore Federico Marconcini, legato al pittore da fraterna amicizia, dell’Associazione Segusium perché promuove e valorizza il patrimonio culturale e artistico della Valle di Susa.
Angelo Rescalli nacque ad Azzanello il 14 novembre 1884 e morì a Susa il 10 dicembre 1956. Compì gli studi al Seminario Vescovile di Cremona e nel 1909 divenne sacerdote.
Entrato in seminario a Cremona nel 1897, venne ordinato presbitero nel 1909 e inviato come vicario prima a Vescovato e poi a Olmeneta.
Negli anni giovanili nasce la sua passione per la pittura. Vita religiosa e vita artistica si uniscono e la prima esposizione delle sue opere sarà nel 1916 a Cremona a favore degli Orfani di Guerra. Durante la guerra ricopre l’incarico di vice cappellano militare a Sanremo e sarà proprio nella città ligure che avrà modo di conoscere personalità di spicco e che lo inseriranno nel mondo “bene”, in particolare grazie a due contesse, Matilde Van Eys e Modesta dell’Oro Hermil.
Sarà a Bordighera, nella villa della Regina Margherita, l’incontro tra don Rescalli e il danese Egon Wedell il quale promosse una delle più importanti esposizioni internazionali, avvenuta nel dicembre 1930 a New York alla John Levy Galleries.
La Regina Margherita degnava il sacerdote della sua amicizia e ammirazione tanto da averlo, più di una volta, ospite nella sua villa a Gressoney assieme a Padre Semeria. E Umberto, il Principe di Piemonte, lo onorava della sua benevola e affettuosa amicizia.
Vivrà tra Sanremo a Villa Van Eys in Corso Cavallotti e a Susa alla Cascina Hermil in piazza S. Francesco.
Espose alle Biennali, alle Promotrici, alle Quadriennali, alle collettive interprovinciali e le personali più importanti a New York, Budapest, Roma, Cremona, Milano e Trieste ottenendo sempre enorme successo e devolvendo i proventi a favore di istituzioni religiose tra cui il Seminario e la Diocesi di Cremona. Sebbene lontano da Cremona, don Rescalli rimase sempre legato alla sua terra nativa e alla sua Diocesi.
Nel 1939 acquista un terreno a Roma in via Primavalle e ivi costruisce la sua abitazione, che però sarà costretto ad abbandonare presto in quanto durante la guerra la sua casa divenne un ufficio tedesco e al termine del conflitto mondiale la trovò completamente spogliata.
Durante la guerra infatti don Rescalli si trovava sfollato a Susa e lì parteciperà attivamente alla Resistenza. Viene spesso menzionato da Aldo Laghi (al secolo Giulio Bolaffi) nei suoi diari: testimonianza della lotta partigiana nella Val di Susa.
A Susa trascorrerà gli ultimi anni della sua vita, e vi concluse la sua vita terrena alle ore 13.30 del 10 dicembre 1956.
La biografia di don Angelo Rescalli e il catalogo della mostra a cura di Ilaria Fiori sono editi dalla Compagnia della Stampa – Massetti Rodella Editori di Roccafranca (Bs).