Crema News - Crema - Bullismo, da estirpare

Crema, 07 febbraio 2025

(Annalisa Andreini)

Lotta al bullismo: diverse le iniziative odierne dedicate alla giornata mondiale contro questo male del secolo. 

Ma una in particolare lega con un filo diretto tutti gli istituti di Crema e del Cremasco. È partito il progetto a favore delle diverse fragilità. Si chiama Scuola in ascolto ed è promosso dalla regione Lombardia. Prenderà in esame i diversi fenomeni che ruotano intorno agli adolescenti e che sono in costante aumento all’interno delle scuole: bullismo, difficoltà per i docenti a gestire classi problematiche, disturbi alimentari (soprattutto anoressia) e di ansia, difficoltà degli alunni di socializzazione.

Il progetto, che sarà finanziato dalla Regione, è partito proprio in questi giorni dopo l’ultima riunione dei dirigenti scolastici dell’Ambito 14, che ha definito i dettagli delle fasi operative future. Sarà il consultorio diocesano, che ha vinto il bando regionale, a occuparsi della parte pratica. 

Paola Orini, dirigente scolastica dell’Istituto Galilei di Crema ha illustrato le motivazioni della partecipazione a un’iniziativa così importante: “L’emarginazione sociale, il bullismo, i disturbi giovanili e l’abbandono scolastico vanno combattuti proprio a partire dall’ambiente scolastico e per questo abbiamo partecipato a Scuola in ascolto e c’è stata una piena condivisione di queste problematiche da parte dei miei colleghi di tutte le 18 realtà scolastiche territoriali”. 

Saranno quattro gli sportelli di ascolto: il Galilei ospiterà lo sportello per le cinque scuole superiori di Crema mentre l’Istituto comprensivo Crema Uno attiverà lo sportello dedicato al primo ciclo.

Il territorio cremasco invece sarà la sede degli altri due sportelli: l’Istituto comprensivo Falcone e Borsellino di Offanengo e l’Istituto comprensivo Visconteo di Pandino.

La responsabile del consultorio diocesano Veruska Stanga ha chiarito il lavoro di sinergia alla base: “Noi gestivamo già alcuni sportelli di ascolto nelle varie scuole e abbiamo rilevato diversi bisogni e la necessità di uniformare le modalità di supporto per alunni, docenti e genitori. Pertanto ci sarà una cooperazione tra Asst, la Casa di Comunità, l’Ufficio di piano e i vari comuni interessati per condividere le informazioni su dati, bisogni e interventi”.