Crema, 07 febbraio 2025
(Annalisa Andreini) Tempo di chiacchiere.
Non quelle che si fanno tra amici, ma quelle che si gustano in questo periodo. Si chiamano anche lattughe e si fanno sempre più strada nelle abitudini del territorio cremasco accanto ai tipici chisulì e alle castagnole.
La scena culinaria è quasi poetica: setacciare 500 gr di farina bianca sulla spianatoia, fare un piccolo buco al centro per accogliere 75 g di zucchero, 100 g di burro sciolto e tiepido e 4 uova. Mentre questi primi ingredienti iniziano ad amalgamarsi mescolando con una forchetta, versare il tocco speciale con un bel bicchiere di grappa (o di bollicine o di vino bianco secco) che regalerà un sentore particolare. Poi è tempo di mettere le mani in pasta. Si forma un panetto liscio a mo’ di rotolo, che dopo il riposo di almeno un paio di ore, dovrà essere steso con il mattarello o con la macchina per la pasta, secondo la propria abilità.
Nel ricettario antico di Fiorenza Bianchessi compare una curiosità: "Sporcare ogni fetta con un po’ di burro e ricomporre il rotolo, impastare di nuovo e ripetere questo procedimento tre volte”.
Ora la palla passa alla parte più creativa della ricetta. Su un piano infarinato via libera alla fantasia: con la famosa rotellina (il tagliapasta dentellato) si potranno creare tanti piccoli rettangoli o quadrati, che saranno caratterizzati dal tipico taglio nel centro. Si possono creare anche dei fiocchi o nastri, partendo dalla base rettangolare.
Si arriva quindi al momento cruciale della frittura utilizzando una casseruola alta e dell’olio di arachidi: una volta scolate alle chiacchiere sarà riservato l’ultimo gesto dolce, la classica spolverata di zucchero a velo.
Negli ultimi tempi però la frittura, che in passato si faceva con lo strutto, ha perso un po’ del suo appeal in favore della cottura al forno o della friggitrice ad aria, di gran moda.
Una ricetta di Carnevale curiosa?
Nel ricettario di famiglia di Giuditta Ravani Bertelli, oltre alla lattughe, spiccano dei tortelli dolci ripieni, che venivano preparati nel Cremonese durante il periodo di Carnevale:
Per la pasta dei tortelli : 250 gr di farina bianca- 2 uova intere- 80 gr di burro sciolto- gr 100 di vino bianco tiepido- gr 20 di zucchero- un pizzico di sale.
Per il ripieno dei tortelli: gr 100 di uvetta, Anesone Triduo( liquore tipico di Soresina), gr 100 di amaretti sbriciolati, gr 100 di biscotti secchi polverizzati, gr 100 di marmellata
Una volta farciti e richiusi a triangolo saranno fritti e completati con il tocco finale del miele versato a filo.