Cremasco, 20 febbraio 2022

Lunedì 28 febbraio sarà l'ultimo giorno di lavoro come medico di famiglia a Casaletto Vaprio e a Cremosano del dottor Michele Patrini, arrivato un anno fa in sostituzione, provvisoria, del collega Marcello Bergami, andato in pensione. Succede. Il problema è che non arriverà un sostituto e i suoi 1500 assistiti (1000 casalettesi e 500 cremosanesi) dovranno cercarsi un medico altrove, anche fuori paese. E le due amministrazioni sono pronte a protestare con una lettera e una petizione.

"Alcuni nostri cittadini, assistiti del dottor Patrini - spiega il sindaco di Casaletto Vaprio Ilaria Dioli, - potranno essere assorbiti dal dottor Donato Conti e continuare così ad avere il medico di base in paese ma la maggior parte, circa 800 cittadini, dovranno scegliere un medico fuori Casaletto. E questo non va bene". Stesso discorso per Cremosano. "Su circa 500 cremosanesi pazienti del dottor Patrini -afferma il sindaco Marco Fornaroli- una parte potrà rivolgersi al dottor Sante Barbati, che ha un ambulatorio a Cremosano. Un'altra, circa la metà, dovrà scegliere un medico fuori paese. Purtroppo della situazione dei medici di base, che è generalizzata, non hanno responsabilità i Comuni. Noi invieremo all'Ats Valpadana una lettera congiunta, firmata da me e da Ilaria Dioli, dopodiché raccoglieremo delle forme fra i cittadini inviando anche quelle all'autorità sanitaria per rafforzare la nostra lamentela nei confronti di questa situazione".


Nelle foto, l'ambulatorio di Cremosano, i sindaci Marco Fornaroli e Ilaria Dioli