Rivolta, 14 ottobre 2024
(Gianluca Maestri) Con il voto favorevole del gruppo di maggioranza e quello contrario della minoranza il consiglio comunale ha recentemente approvato il Dup 2025-2027, documento che contiene le linee guida elaborate dall'amministrazione comunale. Quella rivoltana, secondo il sindaco Giovanni Sgroi, ha sinora centrato gran parte degli obiettivi. Di diverso avviso l’opposizione.
Parlando del Dup in aula Sgroi ha sottolineato l’altissima incidenza della spesa sociale sulla spesa corrente: “Segno - ha precisato - dell’attenzione che abbiamo per questo settore”. Un altro concetto evidenziato dal primo cittadino è stato l’applicazione del rispetto del principio degli standard qualitativi (un beneficio della collettività) che devono essere garantiti al comune da chi voglia fare un intervento urbanistico a Rivolta, sia esso un privato oppure una società.
Polemica la minoranza. Francesca Mapelli ha ricordato che nel programma di Rivolta Dinamica non figuravano né la nuova logistica a nord della strada Rivoltana né la zona commerciale davanti al parcheggio di via Curie (all’inizio di via Giulio Cesare, per chi vi arriva da Agnadello e Pandino) né la realizzazione di un forno crematorio a Rivolta.
“Nel sociale – ha aggiunto - manca una vera visione d’insieme. Fate gli interventi che sono obbligatori per legge. E anche con il Pnnr avete perso delle occasioni”.
A rispondere è stato lo stesso Sgroi: “In campagna elettorale avevamo detto che avremmo realizzato la dinamicità di questo territorio. Ci sono 110mila metri quadri di area classificata dal Pgt come produttiva nelle zone a nord del nostro territorio che la precedente amministrazione comunale (l’attuale minoranza) aveva piacere di continuare a considerare come tale, riscuotendo infatti l’Imu come area produttiva. Noi non abbiamo consumato un centimetro di suolo in più di quello già previsto nel Pgt. In via Curie ci siamo trovati un ambito di trasformazione nel quale nessuno può negare agli operatori che realizzano interventi di fare delle attività commerciali purché nel rispetto delle leggi vigenti. Sul Pnrr abbiamo fatto in modo di poter sfruttare risorse che altri comuni non hanno potuto sfruttare”.
Sul sociale ha replicato Marianna Patrini, vicesindaco: “Ricordo che in questo settore ci si muove in maniera organica e coordinata fra i 48 comuni del Cremasco”.