Crema News - Chieve - Orietta Berti e la lista Orietta Berti e i componenti della sua lista

Chieve, 03 maggio 2024

(Sara Barbieri) Ecco a voi Chieve futura.

Si è presentata la lista civica Chieve futura, composta da un gruppo molto giovane, con cinque membri sotto i 40 anni, come ha reso noto la candidata sindaca Orietta Berti, 55 anni, ragioniera amministrativa e perito commerciale, da 20 anni agente tecnico per il mercato estero nei settori della chimica e dell’edilizia.

Non è nuova alla vita amministrativa: dal 2019 infatti è consigliere comunale con deleghe al sociale e ai lavori pubblici e nell’ultimo decennio ha fatto parte di diverse Commissioni comunali( cultura, assistenza e politiche sociali). Ha accolto favorevolmente l’invito dell’attuale giunta a candidarsi alle elezioni dell’8 e 9 giugno pur nella consapevolezza che oggi sul ruolo del sindaco, anche se di una piccola realtà locale, gravano forti responsabilità. 

Ma, supportata da molti rumors popolari che circolavano già in tempi non sospetti, ha deciso di lanciarsi in questa nuova avventura amministrativa, anche per il forte legame con il paese che l’ha adottata dal 1996. 

E il suo gruppo?

I dieci candidati che si presentano si occupano tutti di volontariato in vari ambiti: dalla cultura al sociale, dall’ambiente e dall’agricoltura, allo sport. 

“Sono tutte persone abituate a darsi da fare verso gli altri - ha continuato Oretta Berti - e la lista che presentiamo è una vera lista civica e trasversale, lontana da ogni colore politico e vuole puntare a chi ha voglia di darsi da fare e spendersi a favore della comunità”. Due candidati provengono dall’attuale gruppo consiliare Uniti per Chieve mentre i restanti sono new entry. 

Parità rispettata: cinque uomini e cinque donne e quindi una lista che si presenta rosa, considerando anche la candidata sindaca e il colore predominante scelto per la campagna elettorale.

I punti di forza di Chieve futura saranno la concretezza e il sociale che avrà un particolare occhio di riguardo visto il momento storico complesso con un numero sempre maggiore di fragilità.

“Il nome che abbiamo scelto per la lista - ha continuato la Berti - non è casuale perché racchiude un augurio di lungimiranza, di saper guardare avanti, di tornare a credere nei giovani e di farli nuovamente appassionare alla politica intesa come amministrazione e cura della cosa pubblica. Sottende anche un riferimento alla canzone di Lucio Dalla (E se è una femmina si chiamerà Futura) perché se dovessi essere eletta sarei la prima donna sindaco per Chieve. Una grande responsabilità ma anche un grandissimo onore”. 

E il programma elettorale? 

Tante proposte concrete e attuabili da tradurre in pratica nel quinquennio con l’obiettivo di rispondere ai bisogni del paese e a mettersi a disposizione dei cittadini. Non un libro dei sogni o una serie di promesse mirabolanti ma un programma che punti sulla fattibilità dei progetti, sullo sviluppo economico e territoriale sostenibile e sulla crescita della partecipazione collettiva. 

Obiettivo: poter dare voce a tutti.