Crema News - Crema - Il cremasco che non divenne Papa Ascanio Sforza nel disegno di Luigi Dossena

Crema, 08 maggio 2025

(Luigi Dossena) Quasi un Papa cremasco.

Nel 1400 un cardinale entrò tre volte in conclave con i favori di molti colleghi, ma usci sempre sconfitto, mancando la nomina per poco.

Stiamo parlando di Ascanio Maria Sforza (Cremona 1455 - Roma 1505) quinto figlio di Francesco Marfia Sforza e di Bianca Maria Visconti che ebbe una educazione religiosa a partire dai 13 anni quando venne affidato dalla madre morente al cremasco padre Agostino Cazzulli e indirizzato alla carriera ecclesiastica. Papa Sisto IV lo nomina, a soli 24 anni, nel 1479 vescovo di Novara, Pavia, Crema e Cremona e nel 1484, diventa cardinale con nomina di Papa Sisto IV. Siamo nel 1492 quando il Papa muore e Ascanio è tra i cardinali che si riuniscono in conclave per eleggere il successore di Cristo. Ascanio è tra i favoriti e si contrappone a Rodrigo Borgia, dovendo però cedere a quest’ultimo, che divenne Papa con il nome di Alessandro VI e fu uno dei papi più controversi, avendo riconosciuto vari figli illegittimi, tra i quali Cesare e Lucrezia Borgia. Alessandro VI tuttavia, seppe ricompensare Ascanio per la rinuncia, nominandolo vice cancelliere del Vaticano e facendogli celebrare le nozze di sua figlia Lucrezia con il cugino Giovanni Sforza.

Ascanio torna a Milano, che però viene presa d’assalto dal cavaliere cremasco Giangiacomo Trivulzio che lo costringe a fuggire a Piacenza, dove però viene catturato da un altro cremasco, Socino Benzoni che lo rinchiude nel palazzo Vimercati di Crema. In breve viene però liberato e torna a Roma, giusto per partecipare al suo secondo conclave, indetto nel 1503 alla morte di Alessandro VI. Ma anche questa volta Ascanio deve cedere a Silvio Bartolomeo Piccomini, che prende il nome di Pio III. Il suo papato dura solo trenta giorni e i cardinali si riuniscono di nuovo con ancora Ascanio favorito. Ma anche in questa occasione gli viene preferito un altro. E’ Giuliano Della Rovere che assurge al soglio di Cristo con il nome di Giulio II.

Il 28 maggio 1505 Ascanio Sforza muore a Roma.