
Dal territorio, 30 luglio 2025
L’evasione dell’RC Auto continua a crescere: quasi 3 milioni di veicoli senza copertura
Nel 2024, quasi tre milioni di auto hanno circolato sulle strade italiane senza copertura assicurativa. È quanto emerge dalle rilevazioni condotte da Segugio.it, che fotografano un fenomeno in espansione e sempre più diffuso lungo tutta la penisola.
A livello nazionale, si stima che il 6,1% del parco auto sia sprovvisto di RCA: un dato che conferma la crescita ininterrotta del numero di veicoli non assicurati a partire dal 2021. Se in passato il fenomeno si concentrava soprattutto nelle regioni meridionali e nelle isole, oggi il quadro appare molto più articolato: il Nord Italia, ad esempio, registra un incremento superiore al 50% in soli tre anni, e anche il Centro mostra un aumento significativo, pari al 20%. Si tratta di numeri che segnalano un cambiamento di scala e di geografia nell’evasione dell’obbligo assicurativo, con implicazioni di non poco conto non solo per le compagnie assicurative – che si tratti di assicurazioni tradizionali o di un’ assicurazione auto online – ma per l’intero sistema della mobilità.
Dove si evade di più: i numeri regione per regione
Nonostante la tendenza all’omogeneizzazione del fenomeno su scala nazionale, restano forti le differenze tra le diverse aree del Paese. La regione con il più alto tasso di veicoli non assicurati è la Campania, dove un’auto su dieci circola senza RCA. Seguono la Sicilia, con un’incidenza dell’8,8%, e il Lazio, che si posiziona al secondo posto in termini di ammontare dei premi non pagati.
A sorprendere è anche la Lombardia, che pur avendo un’incidenza percentuale più bassa rispetto al Sud, contribuisce in maniera significativa al totale dei premi evasi: quasi 168 milioni di euro. Campania, Lazio e Lombardia, da sole, concentrano oltre un milione di veicoli non assicurati e rappresentano più del 43% delle somme complessive non versate alle compagnie. Anche il Nord, dove il fenomeno sembrava marginale fino a pochi anni fa, registra oggi un tasso di evasione in crescita, che ha toccato nel 2024 il 4,9% del parco circolante; una tendenza che conferma come il problema sia sempre meno locale e sempre più strutturale.
Un danno per le compagnie, un rischio per tutti
L’evasione dell’assicurazione auto non comporta soltanto una perdita economica per le compagnie, ma, ovviamente, è un fenomeno che incide sulla sicurezza di tutti gli utenti della strada. Secondo le stime elaborate da Segugio.it, il mancato versamento dei premi RCA ha generato nel 2024 una perdita complessiva di circa 1,4 miliardi di euro, cifra calcolata incrociando il numero di veicoli non assicurati per area geografica con
il premio medio applicato nelle varie regioni.
Oltre all’impatto finanziario per il settore assicurativo, come detto, l’assenza di copertura comporta gravi conseguenze in caso di sinistro: i costi dei risarcimenti possono ricadere sul Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, ma non sempre con tempi e tutele adeguati, mentre le vittime rischiano di trovarsi coinvolte in lunghe e incerte procedure di rimborso.
Alla base di questa crescita preoccupante c’è un aumento generalizzato dei costi delle polizze negli ultimi anni, che rende sempre più difficile, per una parte della popolazione, accedere a una copertura assicurativa regolare. Come sottolinea anche Emanuele Anzaghi, Vicepresidente di Segugio.it, la tendenza non riguarda più solo le aree storicamente penalizzate da tariffe elevate, ma si sta estendendo a tutto il territorio nazionale. In parallelo, si osserva una riduzione delle differenze tra Nord e Sud: tra il 2017 e il 2024 il divario percentuale tra le macroaree si è progressivamente assottigliato, segno che l’evasione assicurativa non è più una criticità confinata, ma un problema trasversale e sistemico.