Dal territorio, 08 agosto 2025

L'offerta in chiesa? Non sarà più la stessa.

Banco Bpm annuncia l'arrivo di 100 totem in 100 chiese, con la partecipazione di alcune diocesi d’intesa con la Conferenza Episcopale Italiana (Cei). L’obiettivo è portare l’innovazione dei pagamenti digitali nei luoghi di culto, facilitando le donazioni e sostenendo le attività sociali delle parrocchie e delle diocesi.

L’iniziativa, avviata lo scorso novembre, prevede entro il 2025 l’installazione di 100 totem dotati di Pos Numia-Banco Bpm (le macchinette dove si appoggia il bancomat ein men che non si dica i soldi cambiano proprietario) nelle chiese italiane più frequentate da visitatori e fedeli. Questi totem permetteranno di effettuare donazioni rapide e sicure tramite carte di pagamento e applicazioni digitali, contribuendo a sostenere progetti sociali e attività ecclesiali.

Dopo una fase pilota che ha visto l’installazione di totem nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, nelle Basiliche di Assisi e presso l’infopoint del Vaticano, nelle prossime settimane si procederà con l’installazione di una prima tranche di POS in trenta chiese distribuite lungo tutto lo stivale, da Trento a Catania.

"Per la prima volta in Italia, nel 2024 i pagamenti digitali hanno superato quelli in contanti in termini di valore transato - commenta Luca Vanetti di Banco Bpm. - L’iniziativa, che ha visto il supporto di Mastercard e beneficia della recente partnership strategica tra Banco Bpm e Numia, ha inaugurato quindi una nuova modalità di donazione semplice".

A Crema l'innovazione, cioè il totem, al momento non arriverà, ma possiamo scommettere che non passerà molto tempo e da qualche parte lo vedremo installato.

Tuttavia ricordiamo che qualcuno venne rimosso dal suo incarico a Caravaggio per aver introdotto la possibilità di lasciare l'offerta per accendere una candela o prenotare una messa pagando con il bancomat. E non era poi così lontano nel tempo, stiamo parlando del novembre 2014, quando due macchine erano state installate e poi ben presto rimosse. Erano state rimesse nella primavera successiva e poi don Gino Assensi, travolto dalle critiche, si era dimesso da rettore del santuario di Caravaggio nel successivo mese di aprile, dinìmissioni accettate dal vescovo di Cremona monsignor Antonio Napolioni il 16 aprile 2014.