Ripalta Arpina, 30 ottobre 2025

(Gianluca Maestri) Da Cavenago d’Adda, dove abita da quasi un anno con la sua compagna Valentina, fino a Roma in sella a una bicicletta da gravel.

È il viaggio, il primo per lui da cicloturistica, di Davide Vaghetti, trentenne originario di Ripalta Arpina che, approfittando di una settimana di ferie, dall’8 al 13 ottobre ha macinato chilometri su chilometri pedalando fra boschi e sterrati e godendosi, fra una fatica e l’altra, paesaggi incantati e splendidi panorami. Un’avventura faticosa, certo, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista mentale, ma entusiasmante al tempo stesso.

Partito da Cavenago, il primo giorno Davide ha percorso 131 chilometri fermandosi a Bardone all’inizio della Cisa. Subito un’asperità da affrontare nel secondo giorno, proprio il passo della Cisa. Poi Pontremoli, Aulla, Sarzana e l’arrivo nella provincia di Massa Carrara dopo 118,5 chilometri.

Il terzo giorno Davide ha attraversato la Versilia fermandosi per il pernottamento a San Vincenzo dopo aver pedalato per 166,5 chilometri. La quarta tappa, di 133,5 chilometri, lo ha portato a Orbetello. Il quinto giorno, anziché arrivare direttamente a Roma da Tarquinia, Civitavecchia e Ladispoli, Davide ha deciso di salire al lago di Bolsena per poi fermarsi a Montefiascone, dopo 110 chilometri. L’ultimo giorno (126,5 chilometri) non poteva mancare la salita al lago di Bracciano prima di puntare verso Roma e di arrivare nella città eterna dopo 786 chilometri, 5850 metri di dislivello positivo (salite), 41 ore in bici e 25mila calorie bruciate. E aggiungiamoci anche tre, poco simpatiche, forature.

“Questo viaggio – racconta Vaghetti - è nato principalmente come sfida personale. Pedalare tutte quelle ore in solitudine è stato faticoso, anche mentalmente oltre che fisicamente, soprattutto in mezzo ai boschi dove però il silenzio mi dava l’impressione di essere molto vicino alla natura. Ho scelto Roma come meta per l’importanza che questa città riveste a livello globale e anche perché questo è l’anno del Giubileo. Arrivato lì ho provato una soddisfazione immensa per avercela fatta nonostante qualche imprevisto lungo il tragitto”.