In aula (IA)
Ripalta Cremasca, 29 ottobre 2025
Fanno due anni di galera per Jacopo Cardone, 34 anni piemontese pluripregiudicato che ha messo nel suo curriculum vitae anche una truffa da 2490 euro perpetrata ai danni del parroco di Ripalta Cremasca. Il quale se ne è ben guardato dal porgere l'altra guancia, ha mantenuto la querela e in più si è costituito parte civile e ha ottenuto anche 3000 euro di risarcimento.
Stamane in aula l'episodio è stato ricordato. Siamo nel maggio del 2019 quando un tale Boldrini si presenta come funzionario della Regione. Va a scuola e afferma che c'è un errore nell'erogazione dei fondi regionali stanziati per le scuole materne. Le maestre chiamano il parroco e spiegano che cosa sta succedendo: il funzionario ha detto che l Regione ha concesso 18mila euro ma si è accorta di averne assegnati troppi. Di qui la richiesta di avere indietro parte della somma, cioè 2490 euro. E la restituzione deve avvenire subito perché altrimenti tutti i fondi in arrivo saranno bloccati. Il parroco viene indotto a effettuare il versamento su una carta postepay che, si scoprirà, è intestata all'imputato e poi a comunicare all'indirizzo regionelombardiaragioneria@pec.it la ricevuta del pagamento.
Una volta effettuato il versamento, don Francesco invia i dati alla pec indicata, ma la mail torna indietro. Una, due, tre volte. Di qui il dubbio, l'inutile ricerca al telefono del funzionario per avere spiegazioni, la domanda al commercialista e la scoperta della truffa. E poi la denuncia.
Oggi in tribunale il pm ha chiesto otto mesi di prigione per Cardone, ma il giudice è stato più severo e gli ha comminato due anni di galera e tremila euro di danni, soldi da conferire al parroco.
Da notare che la stessa truffa è stata tentata anche lo scorso anno, solo che stavolta il parroco non c'è cascato e ha mandato il finto funzionario regionale in comune a chiedere i soldi a lor. M;a il sindaco Aries Bonazza non c'è cascato e non ha effettuato alcun versamento dicendo al finto funzionario che prima avrebbero avuto i fondi e poi, eventualmente, restituito la somma eccedente