Castel Gabbiano, 12 maggio 2025
(Niall Ferri) Sono intervenute d'urgenza, sabato 10 maggio, le guardie del parco del Serio a Castel Gabbiano per bloccare la costruzione di un ponticello abusivo tra l’area naturale protetta a un terreno privato appartenente alla famiglia Sonzogni. Il ponticello, costruito senza alcun avvertimento al parco del Serio., serviva per agevolare il passaggio dalla strada al campo dei mezzi agricoli. Purtroppo non avrebbe potuto essere costruito senza autorizzazione e, soprattutto, con materiale di scrto ricavato da una demolizione. E stiamo parlando di diversi quintali. Secondo quanto emerso da un video pubblicato sulla pagina Facebook del comitato No Logistica Castel Gabbiano, il corpo di sorveglianza ha riscontrato gravi irregolarità e fermato sul nascere un tentativo di ricoprire il ponte con rifiuti da costruzione e demolizione. Questa mattina comunque tutto il materiale di scarto è stato rimosso.
"Chiediamo al sindaco di spiegare le ragioni per cui si stava realizzando un ponticello di accesso dall’area del parco al terreno di proprietà della famiglia Sonzogni – afferma Luciano Belotti, consigliere comunale di minoranza. - Grazie al tempestivo intervento delle guardie tale scempiaggine è stata fermata. Ora gli organi competenti dovranno indagare e stabilire se i materiali provengono dalla discarica di Castel Gabbiano, gestita dall’amministrazione Sonzogni".
Sempre secondo quanto riportato dal comitato, episodi simili sarebbero stati segnalati anche nelle settimane precedenti: "Grazie a dei cittadini sono stati effettuati degli esposti alla polizia ambientale provinciale di Cremona riguardo a scarti di costruzione e demolizione trasportati da un’abitazione del centro del paese fino all’area ecologica, prosegue Belotti.
Teresa Bettinelli, portavoce del comitato No Logistica Castel Gabbiano, afferma: "Parlo da cittadina. Sono disgustata da questi avvenimenti e da questo operato, sinonimo di un atteggiamento negligente e distruttivo verso l’ambiente circostante. Ringrazio le guardie del parco per essere tempestivamente intervenute, interrompendo lo scempio e mettendo in sicurezza la zona, delimitandola e ripristinando il corso naturale dell’acqua".
Belotti riferisce anche un episodio avvenuto dopo l’intervento delle guardie: "Qualche ora dopo sono stato avvicinato da un soggetto in stato visibilmente alterato, che ha affermato dicendo che farò una brutta fine. Inutile dire che tale minaccia porterà a un’ulteriore querela. Non ho paura e non mi farò intimidire, anzi andremo avanti con ancor più determinazione".
Le autorità competenti sono al lavoro per chiarire la vicenda e accertare eventuali responsabilità civili e penali.