Izano, 14 aprile 2025

Ad Izano, nella serata di venerdì 11 aprile un applauso scrosciante e prolungato è stato tributato coralmente dai presenti al prof.

Silvano Allasia, a conclusione del suo intervento dedicato agli “Ottant'anni anni dalla Liberazione”. L'evento è stato proposto dal Gruppo Consiliare “

Insieme per Izano” con il Patrocinio del Comune di Izano.

A presentare il relatore, prof. Allasia, è stato il capogruppo di Insieme, Celestino Cremonesi, che ha ringraziato i presenti, l'amministrazione comunale, rappresentata in sala dal vicesindaco Sabrina Paulli. A presenziare alla serata il consigliere regionale Matteo Piloni e l'assessore comunale di Crema Emanuela Nichetti. 

Più di due ore di riflessione storica, appassionata e ricca di stimoli, arricchita da filmati d'epoca e citazioni da autori le cui recentissime pubblicazioni, selezionate da Allasia, hanno offerto ai presenti l'opportunità di mettere a confronto le proprie conoscenze con i più recenti dati storiografici.

Per cogliere appieno la portata storica del 25 aprile, Silvano Allasia ha proposto in parallelo le immagini delle piazze affollate e festanti per la fine della guerra con il filmato del tripudio di piazza Venezia a Roma all'annuncio di Mussolini dell'entrata in guerra dell'Italia, il 10 giugno 1940.. Come fu possibile passare da un consenso così vasto alla dittatura a una vera e propria sollevazione popolare contro la stesso regime, che consentì agli alleati di limitare le perdite militari della risalita dell'Italia, demandando troppo spesso alla bande partigiane la liberazione dei territori? In mezzo ci stavano gli esiti di una guerra durissima e condotta in modo disastroso e un armistizio, l'8 settembre 1943, che aveva abbandonato le stesse truppe truppe italiane nelle mani degli ex alleati tedeschi.

In quella data troppe famiglie dovettero fare una scelta, che non sempre avvenne per quello che oggi chiameremmo valori. Secondo lo storico Claudio Pavone, si trattò di una guerra civile e in questo sta l'efferatezza degli episodi e delle rappresaglie che furono perpetrati.

Ma, se oggi abbiamo avuto una Liberazione dal nazi-fascismo e viviamo in una democrazia, ciò fu dovuto a chi fece le scelte di campo giuste, sacrificando sé stesso al freddo e alla fame, soprattutto nel gelido inverno del '44, sui monti, in collina o nelle Gap cittadine, vivendo alla macchia, nel terrore delle delazioni, ma sapendo di poter contare sul sostegno sempre più ampio della popolazione in tutti i suoi strati sociali.

Allasia verso la fine dell'intensa serata ci ha tenuto a sottolineare come l'età dei partigiani fosse particolarmente giovane e di come le donne svolgessero un ruolo importante, andando spesso contro i pregiudizi di genere che spesso albergavano anche nelle file degli stessi partigiani.

La conclusione, particolarmente toccante anche per la voce spezzata dall'emozione del relatore, è infine stata riservata ai martiri della Resistenza, con brani tratti dalle lettere dei condannati a morte e con la memoria dell'assassinio del partigiano Angelo Zanoni a Izano, sulla soglia di casa, davanti agli occhi della madre.