Vailate, 13 luglio 2024
(Gianluca Maestri) Due serate all’insegna della musica, dello sport e della condivisione nel ricordo di Irvano, un grande amico che nel gennaio del 2017 ha perso la vita all’età di soli 27 anni per un incidente accadutogli su una pista da sci del Trentino. Tanta gente anche quest’anno per l’edizione 2025, l’ottava della storia, del Memorial Irvano Stombelli che l’associazione Bello come il Sole ha organizzato a scopo benefico venerdì e sabato.
Irvano amava lo sport e la musica e attorno a queste sue due passioni Bello come il Sole ha come sempre costruito il programma della manifestazione che ha avuto il patrocinio del comune e la partnership della Federazione Italiana di Atletica Leggera, del Cus Bergamo, della sezione vailatese dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Avis, dell’associazione Amici di Dea & Nicole, della Gradinata Volponi, degli Amatori Vailate e della Fondazione Ospedale Caimi Onlus.
La prima serata è stata dedicata allo street food e alla musica, con la festa in via Roma con aperitivo e dj set seguito dal concerto serale della band dei Leggenda.
Ieri dall’Ospedale Caimi, presentata dallo speaker misanese Gianni Cacciamatta, è partita alle 18,30 una corsa per bambini e ragazzi. È stata l’occasione per ricordare prima del via, con il lancio al cielo di quattro palloncini, non solo Irvano ma anche le piccole Dea e Nicole e Monica Sisti, indimenticata dipendente della Fondazione Ospedale Caimi.
Dal centro sportivo comunale Irvano Stombelli di via Roma, alle 19, sono partite invece la camminata di due chilometri e la corsa non competitiva di quattro chilometri. Alle 20,15 è toccato alla corsa competitiva di sei chilometri e mezzo, valida come tappa del circuito della Diamond Cup Bergamo.
Al termine, dopo le premiazioni, in via Roma, dove già dalle 18 erano stati aperti lo street food e il chiosco Il Camparito, musica live con la band Atn About Night.
Con i proventi di questa manifestazione Bello come il Sole continuerà a fare ciò per cui è nata: del bene a favore delle realtà di Vailate e del territorio, sempre nel nome di Irvano. Perché, come dicono i responsabili dell’associazione, “Il bene genera bene”, nel tempo e negli anni.