Crema News - Crema - Il grande bluff Mammamia

Cremasco, 05 novembre 2024

(Marco Degli Angeli) Vi 'spoileriamo' il finale. La burocrazia, questa volta, non c’entra nulla. E poi ancora, i soldi c’erano e bastavano, ma di opere realizzate neanche l’ombra.

Ma di cosa stiamo parlando? Il film potrebbe intitolarsi Che fine ha fatto il piano Marshall (di Regione Lombardia)?

Vi ricordate i milioni di euro che il Pirellone ha fatto piovere sul territorio cremasco nel 2020 all’indomani della prima ondata pandemica, con l’obiettivo di rilanciare l’economia attraverso opere pubbliche e infrastrutture? Se la risposta è no, non ci stupiamo. Nel cremasco, infatti, a distanza di quattro anni sono ben poche le opere finanziate che hanno visto la luce. Per le altre, la maggior parte, invece si è ancora impantanati negli studi di fattibilità (nel migliore dei casi). 

Uscita ormai dai radar la ex tangenzialina Crema-Campagnola, che nel frattempo, sulla carta ha cambiato nome (e raddoppiato i costi di realizzazione) in Prolungamento della gronda nord di Crema. Ma siamo sempre lì, sempre sulla carta. Fermi. Come congelati sono i sette milioni, non bruscolini, messi dal Pirellone.

Nel freezer ci stanno anche 500mila euro per il sotto passo ciclabile di viale Santa Maria, che dovrebbe sorgere parallelo a quello che prima o poi (2025?) collegherà via Stazione con via Gaeta. Opera che aveva trovato anche copertura finanziaria (altro milione di euro) con il PNRR, a dimostrazione che per le opere meno utili e non prioritarie (ovvero inutili) i soldi si trovano sempre.   

Non va meglio a Dovera dove per la nuova tangenziale si sono spesi solo i soldi di progettazione e prima di cominciare mancano già all’appello cinque milioni di euro su 18. 

Ancora sulla carta anche la rotonda di Pianengo, finanziata con 250mila euro, anche se in questo caso il rinvio è legato ai danni causati dalla grandinata del luglio 2023, che hanno costretto il sindaco Roberto Barbaglio a dare priorità al ripristino degli edifici scolastici e della palestra. 

Le cause di questi ritardi? Progetti non pronti, idee improvvisate e confuse, stime sbagliate. La conseguenza: aumento di costi e insostenibilità economica. A sorridere sono le società di consulenza e progettazione che si vedono appaltati (e pagati) progetti che in alcuni casi non verranno mai realizzati. A piangere i cittadini e le casse pubbliche.

Al contrario, tra gli enti virtuosi, citiamo i comuni di Campagnola Cremasca (ciclabile di via Ponte Rino e di via Colombara) e Casale Cremasco (cittadella della salute), che hanno già completato le opere o sono in fase di completamento dei cantieri.