Crema News - Crema - Cinque milioni di microplastiche Bernardi, Balestreri e Grassi

Crema, 04 giugno 2025

"La plastica delle bottiglie (di solito Pet) rilascia sostanze tossiche, anche in assenza di fonti di calore. In un solo litro di acqua in bottiglia di plastica si trovano circa cinque milioni di microplastiche».

Il dato, già di per sé allarmante, è solo uno dei tanti snocciolati da Federico Balestreri, medico e membro del comitato scientifico nazionale dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (Isde), durante la conviviale del Rotary Club Crema tenutasi martedì.

Invitato dal presidente Antonio Grassi a intervenire sul tema “Microplastiche e salute”, Balestreri ha presentato una serie di dati che hanno lasciato i presenti a dir poco sconcertati. Tra questi, i risultati di uno studio dell’università di Catania, che ha stimato per la prima volta la dose giornaliera di microplastiche ingerite attraverso il consumo di acqua minerale imbottigliata in PET: oltre 1,5 milioni di particelle per chilo di peso corporeo al giorno negli adulti e più di 3,3 milioni per chilo nei bambini. Particelle con dimensioni inferiori ai 10 micron.

I numeri sulla plastica sono impressionanti: 390 milioni di tonnellate prodotte ogni anno, per un totale di circa 8 miliardi di tonnellate già presenti sulla Terra. Il tempo di degradazione può arrivare fino a mille anni.

Sconvolgente anche il bilancio quotidiano: circa 100mila microplastiche vengono ingerite ogni giorno da una persona tramite alimenti, aria e acqua. E i rifiuti? Solo il 9% viene riciclato, il 12% incenerito, mentre il restante 79% finisce in discarica o disperso nell’ambiente naturale.

"Se le attuali tendenze continueranno – ha avvertito Balestreri – entro il 2050 si stima che 12 miliardi di tonnellate di plastica saranno accumulate in discarica".

Durissima anche la denuncia nei confronti dell’industria: “I produttori di plastica sanno da oltre trent’anni che il riciclaggio non è una soluzione economicamente e tecnicamente fattibile per la gestione dei rifiuti di plastica".

Tra i dati più impressionanti citati dal medico, quello relativo alla Great Pacific Garbage Patch, la più grande isola di plastica galleggiante nell’Oceano Pacifico: 617mila miglia quadrate di estensione, più grande di Francia, Germania e Spagna messe insieme.

Infine, l’allarme sulle nanoplastiche, ancora più piccole delle microplastiche: "Hanno le dimensioni di un virus – ha spiegato Balestreri – e studi recenti hanno rilevato la loro presenza nel 90% del sale da cucina in commercio.

Il relatore ha chiuso sulla patologia derivata dall’ingestione delle micro e nanoplastiche. E l’elenco è lungo.