
Crema, 30 maggio 2025
Si è svolta mercoledì 28 maggio la presentazione di Integra: interventi e azioni a potenziamento della rete antiviolenza, il progetto promosso e finanziato da regione Lombardia che vede Asst Crema ente capofila e partner il comune di Crema, Comunità sociale cremasca e Centro antiviolenza Ccemasco. L’obiettivo è quello di incrementare gli interventi a favore delle donne vittime di violenza e dei minori coinvolti, migliorando e potenziando la rete tra strutture ospedaliere, servizi sociosanitari territoriali, Centro Antiviolenza ed Enti locali.
"L'impegno a contrastare la violenza di genere – commenta il direttore generale di Asst Crema Alessandro Cominelli - è corale. Si tratta oggi di una questione di salute pubblica, rispetto alla quale non possiamo e non vogliamo tirarci indietro: insieme, alla violenza rispondiamo con la cura".
"Un progetto - ha sottolineato Carolina Maffezzoni, direttore sociosanitario di Asst Crema – che intende potenziare la rete di supporto alle persone che subiscono violenza. Per quest occorre unire le forze".
"In particolare – sottolinea Maria Damiana Barbieri, referente scientifica del progetto – riteniamo fondamentale costituire una cabina di regia interna ed esterna all’azienda, composta da operatori del polo ospedaliero e territoriale come il pronto soccorso, l’ostetricia e la ginecologia, il servizio di psicologia clinica, il servizio sociale, il consultorio e ampliare la procedura interna con l’obiettivo di coordinare la raccolta dei dati delle donne che si rivolgono a Asst Crema. In questo modo sarà più semplice condividere le informazioni con gli attori della rete territoriale interistituzionale antiviolenza".
"La violenza di genere – commenta Gianna Bianchetti, presidente del Centro antiviolenza – è tristemente presente anche nel nostro territorio. Secondo i dati forniti dall’Associazione Donne contro la violenza sono state 93 le donne accolte al Cav nel 2024, alcune già note, 53 nuovi casi. Il 78% delle donne accolte sono italiane e il 75% con figli. Complessivamente i figli delle donne accolte sono 127, di cui 82 minorenni. La maggioranza di loro ha dichiarato di subire contemporaneamente maltrattamenti plurimi. 88 casi di violenza psicologica, 51 casi di violenza fisica, 48 di violenza economica, 19 casi di stalking, 18 di violenza sessuale. Sono stati 512 i colloqui individuali del percorso di uscita dalla violenza, 156 le conversazioni telefoniche e 14 le consulenze legali offerte. Un fenomeno trasversale e molto complesso. Per contrastarlo, oltre al lavoro di prevenzione continua, occorre mettere in campo azioni integrate fra più enti per costruire un’area di protezione intorno alle donne. La nostra partecipazione al progetto Integra va proprio in questa direzione".