Dal territorio, 09 maggio 2024
Si stavano tutti divertendo, quella notte di marzo del 2018 e in parecchi si esibivano al karaoke, divertendosi e divertendo. Fin quando non sono arrivati i carabinieri e il divertimento è finito e per il titolare sono cominciati i guai.
Nel marzo del 2018, dunque, alla periferia di Cremona aveva aperto questo esercizio che, a un'accurata disanima, non aveva le carte in regola per operare e in più, proprio per esercitare questa professione, il titolare aveva prodotto documenti falsi. Il tutto certificato dall'indagine delle forze dell'ordine che avevano mandato sul banco degli imputati questa persona di 42 anni già pregiudicata. Davanti al giudice, siamo nel 2021, è stato certificato che il locale pubblico non aveva alcuna l’autorizzazione per svolgere l'attività, per la somministrazione di bevande e alimenti e non aveva l’agibilità per i pubblici spettacoli, essendo anche sprovvisto del certificato di prevenzione incendi. Inoltre, mediante una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) presentata per l’inizio delle attività in quel locale, l’uomo aveva prodotto un documento che riportava delle false dichiarazioni. Di qui una prima condanna, ribadita in appello l'anno successivo. Qualche giorno fa, a condanna inappellabile, la giustizia si è ricordata del 42enne e mercoledì mattina i carabinieri. sono andati dal 42enne per comunicargli che dovrà passare i prossimi 22 mesi agli arresti domiciliari.
