Crema News - Dal territorio - Mensa in tivù Il cuoco della mensa

Cremona, 26 febbraio 2025 

(Annalisa Andreini) Quando la parola “green” si fa concreta.

Cremona, protagonista della prima, attesissima, puntata della trasmissione Indovina chi viene a cena.

Si tratta del noto e seguito programma di inchiesta su Rai3 a cura della giornalista Sabrina Giannini sull’ambiente, sul sistema dei consumi e dei modelli sostenibili.

Sabato scorso ha meritato il record di ascolto della stagione: un milione di telespettatori.

Affiancata dall’ospite, il noto medico Franco Berrino, la giornalista ha affrontato alcune tematiche molto attuali e discusse.

Un programma istruttivo, che può dare spunti interessanti al pubblico e, tra questi, sicuramente la virtuosità di alcune mense scolastiche nella scelta delle materie prime e del calendario dei pranzi.

Ed ecco spuntare Cremona: una mensa d’eccellenza nella città del Torrazzo.

Verdure fresche, legumi, prodotti locali e cereali protagonisti. 

La giornalista entra proprio negli spazi della cucina e incontra lo chef che sta preparando due piatti sicuramente sui generis rispetto alle mense abituali: il miglio con il pomodoro e delle bruschette con la mousse di ceci accompagnate dalle carote.

Una scelta azzardata? 

No, una scelta consapevole e ben ponderata di una scuola dell’infanzia, che da tempo ha scelto di inserire un menu vegetariano.

È stato semplice? 

All’inizio no, come ha dichiarato lo stesso chef, perché i bambini si devono abituare a una nuova alimentazione quotidiana, che tenga conto di scelte di più ampio raggio, come appunto i ceci al posto del classico prosciutto cotto o della fetta di formaggio, spesso presenti in tante mense.

Anche l’utilizzo del miglio nella ricetta quotidiana, come cereale alternativo al frumento e alle farine raffinate, è interessante. Lo chef, sorridendo, afferma che alcuni genitori lo consideravano solo come “cibo” per gli uccellini e invece, preparato in un certo modo, piace e anche molto ai piccoli, che al momento del pranzo lo riprendono addirittura tre volte.

Certo, non è così scontato introdurre dei piatti nuovi, soprattutto se non sono mai stati fatti assaggiare in famiglia. Alcuni bambini (non tutti ovviamente), prima di assaggiarli, devono infatti disabituarsi ai piatti pronti e processati.

Per fare questo, la scuola si è preparata a piccoli passi con degli incontri divulgativi per le famiglie sull’alimentazione educativa e consapevole, collegata al benessere ma anche all’etica e alla sostenibilità.

Un menu a base vegetale è la chiave di volta dell’impatto dell’alimentazione sull’ambiente e sulla salute personale e collettiva.

Far luce sulle alternative salutari fin dall’infanzia, del resto, è già un passo importante.