Crema, 03 aprile 2024

(Seconda parte; per leggere la prima clicca qui)

(Bernardo Zanini) A Crema e nel cremasco c’erano tre domus templi con hospitale o chiesa campestre, una fuori Crema, una forse a Piazzano e l’altra da qualche parte vicino a Palazzo Pignano. La città di Crema nel medioevo si trovava al crocevia di quattro strade principali: la Brixia-Laus Pompeia, la strada Bergomense, la strada di Placentia e la strada per Lodi che fuori porta Ombriano si biforcava con una diramazione che andava a Milano. Su queste strade passava tutto il traffico delle carovane mercantili e dei pellegrini.

Nel 1309 al tempo della soppressione dei Cavalieri del Tempio, Papa Clemente V, con la bolla “Facens Misericordiam”, incaricò i vescovi europei di procedere contro i Templari. Inoltre aveva affidato al frate domenicano Guglielmo Lanfranco Cigala da Genova, il compito di “Inquisitore ordinario” per le zone di Cremona e Piacenza. I risultati delle indagini condotte da Fra Guglielmo Cigala vennero presentati al concilio provinciale di Ravenna, indetto il 15 giugno 1309 e il verbale dell’indagine sui Templari senza uso della tortura venne inviato al Papa Clemente V, che non rimase soddisfatto dei risultati ottenuti, per il fatto che tutti i cavalieri Templari erano stati assolti.

Il 27 giugno 1309 Papa Clemente V, emanò la bolla “Dudum ad Elicendum”, esortando gli inquisitori a usare la tortura per accertare la verità, quindi diede un mandato speciale a due frati domenicani per controllare le indagini in corso nell’Italia del nord. I due procuratori domenicani il 20 novembre 1309 arrivarono a Cremona, per controllare l’operato di fra Cigala e furono ospitati nel convento dei domenicani.

Dopo questo incontro a Cremona, nei giorni seguenti fecero tre verifiche, il 24 novembre 1309 a Piacenza, il 29 novembre 1309 a Pavia e infine il 30 novembre 1309 controllarono anche la città di Crema, dove probabilmente c’era un presidio templare.

Queste notizie provengono da un libro presentato a Crema da Fabio Giovanni Giannini che ha scritto del controllo degli inquisitori a Crema, omettendo la data. Ma in un libro, tratto da una pergamena conservata nell’archivio arcivescovile di Ravenna, menzionava la data del  30 novembre 1309 per il controllo dei due frati a Crema. Un prete cremasco che si trovava per degli studi a Ravenna ha cercato questa pergamena, ma purtroppo è risultata irreperibile. Poi gli inquisitori domenicani fecero un convegno a Crema prima di presentare i risultati delle indagini al Papa Clemente V. Però il volume The Templar Order in North-West Italy, 1142-1330, di Elena Bellomo, non dice esplicitamente se i domenicani tennero il convegno nel convento omonimo di Crema o in una delle case appartenute ai domenicani in città, per cui il dubbio rimane.